Succede di tutto: sotto 2-0 e in dieci uomini, i rossoblù si scuotono dopo un primo tempo di inattività e trovano un insperato pari. Nel finale una punizione a favore si trasforma in contropiede contro: il Subbiano non perdona e la chiude sul 3-2
Sarà una settimana di profonda riflessione in casa Aquila dopo un’altra domenica di rimpianti. Davvero troppi quelli che restano al termine della gara di Subbiano: nessun segnale di vita nel primo tempo, sotto 2-0 e con un uomo in meno a metà del secondo, i rossoblù si scuotono nel finale. Sembra tardi ma l’impresa riesce. Trovato il pari però, un’altra clamorosa ingenuità porta al 3-2 finale per il Subbiano.
Picchioni fa quel che ci si aspettava: cambia modulo. Solita difesa a quattro con Pasquini e Brocci sugli esterni e la coppia di centrali Ezechielli-Bartolozzi, Corsi arretrato a centrocampo accanto a Daveri, Mannella e Renzi laterali, Rossi a inventare dietro all’unica punta Mori. L'Aquila fa molto possesso palla e poco altro nella prima parte di gara, non a caso il primo brivido lo regala Tori del Subbiano con una insidiosa conclusione che finisce alta al 25'. Al 40' il Montevarchi resta in dieci, secondo giallo per Ezechielli. Il Subbiano sfrutta al massimo la punizione e conseguente passa in vantaggio con Manenti.
Nella ripresa l’Aquila si fa vedere con Mori che al 9' va vicino al pareggio calciando dal limite dell’area piccola dopo un velo di Daveri. Il Montevarchi prova a condurre il gioco nonostante l’uomo in meno, ma il gol lo trova di nuovo il Subbiano, al 22' con il valdarnese Chisci che sbuca e insacca di testa realizzando un gran gol da centravanti di razza. Proprio quando sembra finita l’Aquila trova il guizzo. Merito del neo entrato Baldini che prima accorcia le distanze raccogliendo un lancio di Daveri dalla trequarti, poi fa da sponda per Nofri che viene abbattuto in area: calcio di rigore, Mori sul dischetto fa 2-2 a pochi minuti dalla fine.
A quel punto l’Aquila ci crede e si fa in avanti, conquista una punizione invitante in pieno recupero e sceglie di batterla con uno schema che però viene eseguito male. Ne approfitta il Subbiano che scappa in contropiede, Mori fa quel che può per fermare gli avversari: fallo da ultimo uomo e rosso diretto, Aquila in nove. Sugli sciluppi della punizione i casentinesi trovano la rete del 3-2 finale. Un’occasione a favore diventa in pochi secondi un gol contro che decide la partita a tempo scaduto: una grande squadra non può permettersi certe distrazioni. Serve una scossa e in settimana Picchioni avrà da lavorare più sul piano psicologico che su quello fisico.