19, Aprile, 2024

L’appello di un attivista di Legambiente: “Incuria alla Pieve di San Pancrazio. Qualcuno intervenga: è un patrimonio del Valdarno”

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La Pieve di San Pancrazio è uno dei più importanti esempi di architettura romanica in Valdarno, ma nell’area circostante regna la più completa incuria. Nell’edificio limitrofo alla chiesa le piante sommergono le impalcature. E’ la denuncia di Fosco Matteini, attivista di Legambiente di Cavriglia che punta il dito anche sulla situazione dei borri.

Fosco Matteini di Legambiente, lancia un grido d'allarme per le condizioni della Pieve di San Pancrazio, a Cavriglia. Ormai da anni la zona è sommersa dalle piante.



"Qualcuno faccia qualcosa – è l'appello di Matteini – stiamo parlando di un patrimonio per il Valdarno che non è minimamente valorizzato". L'edificio romanico, che rappresenta un unicum tra le chiese plebane presenti in Valdarno, colpisce infatti per le piante che lo sommergono. 



"Nella zona limitrofa – sottolinea Matteini – infatti ormai da anni sono presenti delle impalcature completamente abbandonate e sommerse dal verde. A quanto mi risulta l'edificio limitrofo non è della Diocesi ma di un privato che non ha completato i lavori: è necessario che qualcuno intervenga affinché faccia ripulire l'area. La chiesa non può essere lasciata in queste condizioni".



Sempre Matteini , iscritto e attivista di Legambiente, punta il dito sulla mancata pulizia dei fossi, a cominciare dal borro si San Pancrazio (completamente sommerso dalle piante come testimoniano le foto). Il Comune di Cavriglia proprio nelle ultime ore ha comunque annunciato una serie di interventi di manutenzione sui corsi d'acqua minori: "È necessario però intervenire su tutti i borri, perché la situazione è generalizzata".

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