Per i 15 lavoratori disoccupazione con 24 mesi di Naspi, per la Cooperativa omologa del concordato e possibilità di continuare la produzione. La solidarietà del Partito democratico di San Giovanni
La vertenza dell'IVV, industria vetraria valdarnese, una tra le cooperative più antiche del territorio, iniziata nel 2017 si conclude con 15 lavoratori licenziati, anzichè 29, e la possibilità di continuare a produrre. L'epilogo arriva dopo la fine della Cassa integrazione guadagni straordinaria sancita con l'accordo siglato il gennaio scorso tra sindacati e cooperativa.
Tutta la vicenda viene ripercorsa direttamente dall'azienda: "La Società, a causa della crisi generale dei consumi che perdura da alcuni anni, è stata costretta a presentare, nel marzo 2017, Domanda di Concordato in Continuità al fine di risanare l’attuale situazione e porre le basi per un equilibrio stabile e duraturo. Le percentuali di soddisfacimento dei creditori sono alte ed abbiamo ottenuto la fiducia del 95% dei creditori che hanno espresso voto favorevole al Concordato".
"Il Piano Industriale presentato unitamente alla Domanda di Concordato prevede una ristrutturazione completa della Cooperativa ed attraverso l’apporto della Dirigenza interna e di Professionisti la sta attuando con precisione ed attendibilità. Tra le azioni intraprese vi è stato il riposizionamento dei canali distributivi commerciali, l’efficientamento produttivo e la sistematica riduzione dei costi. Tra questi ultimi, purtroppo, una parte importante è stata dedicata alla riduzione dei costi del personale ormai non più in linea con i volumi di affari attuali. La situazione è emersa in tutta la sua sproporzione alla scadenza degli ammortizzatori sociali (soprattutto contratto di solidarietà), ai quali IVV ha sempre cercato di fare ricorso da alcuni anni, proprio a riconferma dell’attenzione massima dedicata ai propri Soci".
"La cooperativa ha così aperto una procedura di mobilità nel novembre 2017 per 35 addetti che poi è stata limitata a 29 a seguito di accordo sindacale nel gennaio 2018, accordo che ha previsto anche la richiesta della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria. In tale ambito un ruolo determinante l’hanno avuto i soci-lavoratori che per permettere di attivare le 35 settimane di CIGS ancora rimaste, si sono sacrificati rivedendo la loro posizione retributiva al fine di compensare l’onere aggiuntivo che l’azienda deve sostenere per la Cassa. Al termine della CIGS avvenuta lo scorso 7 ottobre l’azienda ha proceduto al licenziamento di 15 lavoratori rispetto agli inziali 29. Tale diminuzione è stata resa possibile anche dai pensionamenti nel frattempo intervenuti e dalla trasformazione da full time a part time di 2 rapporti".
"In una vera Cooperativa, come la nostra, ogni singolo posto di lavoro ricoperto da un nostro Socio è importante, perché ci sono legami tra noi tutti ben superiori rispetto al mero rapporto di lavoro dipendente. Quanto abbiamo fatto ci è costato molto in termini emotivi ed affettivi, ma lo abbiamo fatto per garantire continuità alla nostra Cooperativa. Adesso affronteremo sereni il prossimo passaggio obbligato dell’udienza di omologa fissata per il prossimo 25 ottobre, con la consapevolezza di portare avanti egregiamente il Piano di ristrutturazione e garantire la continuità della nostra Cooperativa, mantenendo così i posti di lavoro per gli oltre sessanta Soci".
Il Pd sangiovannese, dal canto suo, esprime solidarietà ai 15 lavoratori licenziati: "Il Partito democratico di San Giovanni esprime solidarietà e vicinanza ai quindici lavoratori della IVV licenziati ieri mattina al termine di una lunga vertenza sindacale iniziata quasi una anno fa, a seguito delle indicazioni contenute nel piano di concordato in continuità attivato nel maggio 2016 per far fronte alla crisi della cooperativa del vetro. Una azienda cooperativa di San Giovanni Valdarno, che ha fatto la storia di questa città, e che da diversi anni in crisi produttiva, era ricorsa a più riprese agli ammortizzatori sociali dello Stato e della Regione, fino all’epilogo di ieri. Per i quindici lavoratori si aprono adesso le porte della disoccupazione con 24 mesi di Naspi, mentre per la cooperativa vetraria il 25 ottobre si terrà l’udienza per la omologa del concordato e la conferma di continuare a lavorare e produrre".
"Siamo vicini ai quindici lavoratori, alle loro famiglie, a tutta l’IVV, e profondamente dispiaciuti per una cooperativa che ha segnato e contraddistinto, per la bravura dei maestri vetrai e per un marchio e un prodotto conosciuti in tutto il mondo, il nostro comune dal dopoguerra ad oggi. Una vicenda, questa, che si unisce alle altre crisi aziendali del Valdarno, Beakaert di Figline Valdarno, Cotto Pratigliolmi di Faella, Fast Fashion di Terranuova Bracciolini, e che destano preoccupazione profonda circa la situazione occupazionale nella nostra vallata".