22, Novembre, 2024

Ipotesi ritorno alla gestione pubblica, il Comitato Acqua Bene Comune Valdarno: “Specchietto per le allodole”

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Secondo il Forum Toscano che riunisce tutti i movimenti per l’acqua pubblica, la richiesta dei sindaci di tornare a gestire in house il servizio idrico ha “molti lati oscuri” e servirebbe a “rimandare i problemi per darsi un’immagine più attraente verso i cittadini, in vista del voto”

Sono scettici, i Movimenti per l'acqua della Toscana, dopo l'assemblea in Ato del 26 luglio in cui i Sindaci che fanno parte della Conferenza territoriale Medio Valdarno (tutti quelli oggi serviti da Publiacqua, in sostanza) hanno espresso all'unanimità all’Autorità Idrica Toscana la richiesta di una gestione esclusivamente pubblica del servizio idrico. 

Sarebbe una sorta di "specchietto per le allodole", sostengono i Comitati, fra cui anche quello del Valdarno. "Con la consueta regia di Firenze, l’assemblea della Conferenza del 26 luglio ha cercato con incredibili manovre di numeri e proposte di darsi una immagine più attraente verso i cittadini, che il prossimo anno voteranno per il rinnovo delle amministrazioni Regionale e diversi comuni di questo ambito territoriale, compreso il comune di Firenze", si legge in una nota del Forum. 

"Le proposte che verranno sottoposte all’ Autorità Idrica Toscana prevedono nessun aumento in bolletta per gli anni 2018-2019, oltre all'applicazione del calcolo tariffario pro-capite considerando il nucleo famigliare eliminando la ingiusta discriminazione per le famiglie numerose. Ma il finale a grande effetto è stata la scelta unanime di andare verso una gestione pubblica “in house” di tutti i comuni coinvolti dopo anni che la stessa assemblea e la Regione l'avevano sempre considerata una nostra utopia, data l'impossibilità economica e strutturale da parte dei comuni". 

Un cambio di rotta, insomma, fra i sindaci. "Ma questa grande correzione di linea e la pretesa di cavalcare le proposte dei Movimenti per l’acqua pubblica ha punti molto oscuri", sottolinano i Comitati del Forum. "Si comincia a prospettare una deroga alla scadenza del 2021 con il gestore Publiacqua per almeno altri 2 anni, per riuscire a spalmare il notevole ammontare che i comuni dovrebbero esborsare per liquidare i privati coinvolti nella gestione ventennale Publiacqua. Quindi non si ripubblicizza il servizio alla scadenza, ma chissà quando. Ma non solo: passate le elezioni regionali e fiorentine si prefigura un aumento dell’8% delle fatture nei successivi anni 2020-2021, quindi fatture bloccate solo in funzione elettorale".

E sull'ipotesi di passare alla gestione 'in house', il Comitato Acqua Bene Comune Valdarno con il Forum Toscano aggiunge: "Vogliamo ricordare che le aziende “in house”, pur rappresentando un passo avanti rispetto alle miste pubblico private, sono sempre SPA, società afferenti al diritto privato e che quindi distribuiscono utili, e non aziende di diritto pubblico, come le aziende speciali o consortili, che devono reinvestire tutti gli utili nel settore". 

Il Forum Acqua Bene Comune Toscano, "nella considerazione che queste volontà politiche erano già un punto fermo nel programma del nuovo governo, riconfermate in questi giorni dal Presidente della Camera dei Deputati e dal Ministro dell’Ambiente", definisce "poco credibili queste belle promesse da parte di coloro che nulla hanno fatto per controllare ed evitare che il gestore portasse il servizio idrico integrato a questi livelli con tutte le inefficienze e i costi che abbiamo sempre denunciato. Ancora una volta si cerca di coprire i problemi sotto il tappeto, si rimanda al dopo e si fanno quelle promesse alle quali i cittadini non credono più". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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