14, Novembre, 2024

Intimidazioni contro l’imprenditore rignanese Bacci, la Finanza arresta due persone: volevano che ripianasse un debito della Coam

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

A gennaio avevano sparato alla sua auto, poi all’azienda AB Florence di Scandicci. Atti di intimidazione nei confornti di Andrea Bacci, ex presidente della rignanese, amico dell’ex premier Renzi. Ieri la Guardia di Finanza ha portato in carcere due persone con l’accusa di concorso in estorsione continuata: uno di loro è un imprenditore edile a cui la Coam di Bacci doveva 270mila euro

Sono scattati nella notte i due arresti della Guardia di Finanza nei confronti di due persone considerate responsabili degli atti intimidatori che, a gennaio, colpirono l'auto e una azienda dell'imprenditore rignanese Andrea Bacci. Colpi di proiettile nella carrozzeria della sua Mercedes e, dopo due giorni, anche all'azienda AB Florence con sede a Scandicci. L'obiettivo degli atti intimidatori era di 'convincere' Bacci a ripianare un debito che l'azienda di costruzione Coam, di Rignano, aveva nei confronti di uno dei due, un imprenditore edile di Pistoia. 

Da gennaio erano stattate le indagini e Bacci, ex presidente della Rignanese calcio, amico di Matteo Renzi e attuale presidente della Lucchese, era finito sotto protezione. Nella notte militari del Gruppo investigativo criminalità organizzata della Guardia di Finanza di Firenze hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Firenze, dottoressa Anna Liguori, su richiesta del Procuratore Capo dottor Giuseppe Creazzo, nei confronti di due persone. Le ipotesi di reato sono di “concorso in estorsione continuata”. 

In manette sono finiti un 48enne pregiudicato catanese e un 44enne imprenditore originario del comune di Giugliano in Campania ma residente nel pistoiese. Le indagini condotte dal Gico sotto il coordinamento del Procuratore aggiunto Luca Turco e del Sostituto procuratore Christine Von Borries, hanno messo in luce che le azioni intimidatorie di cui è stato vittima Bacci sono state eseguite materialmente dal 48enne, per conto dell'imprenditore edile, che vantava un credito di circa 270mila euro nei confronti della Coam srl, la società sottoposta ad una procedura di concordato preventivo di proprietà di Andrea Bacci.

Le Fiamme Gialle sono arrivati ai responsabili delle intimidazioni grazie a indagini che hanno permesso di raccogliere mmagini registrate dalle telecamere di sicurezza poste intorno alla società “AB Florence”, intercettazioni telefoniche tra gli indagati e particolari profili contabili rilevati tra le società a vario titolo coinvolte. Quattro le persone indagate. In contemporanea con gli arresti sono state eseguite perquisizioni domiciliari durante le quali è stato acquisito altro materiale utile a confermare le ipotesi investigative sino ad ora condotte. 

L'imprenditore rignanese, proprio per il caso Coam, oggi risulta tra l'altro indagato in un'inchiesta, insieme ad altre sei persone, relativa alla situazione dell'azienda di costruzioni di Rignano, che si trova attualmente in procedura concorsuale.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati