20, Novembre, 2024

Interrogazione sui rifiuti, Coordinamento delle Liste civiche: “Le nostre domande disattese”

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Il coordinamento delle Liste civiche torna sulla presentazione da parte del gruppo Cresce San Giovanni dell’interrogazione sui rifiuti

"Al question time del consiglio comunale del 27 aprile scorso, c’è stata una interrogazione della consigliera Catia Naldini, fatta al sindaco Viligiardi, in merito alle indagini penali sul traffico illecito di rifiuti pericolosi di concerie che sembrano essere arrivati alla discarica di Podere Rota a Terranuova Bracciolini, autorizzata solo per rifiuti non pericolosi": il Coordinamento delle Liste civiche Cresce San Giovanni, Sinistra per San Giovanni e Valdarno città ricorda cosa è accaduto.

"Preoccupati per i risvolti della vicenda e del fatto che nessun Ente e autorità preposte al controllo della discarica e alla tutela dei cittadini, ha proferito parola in merito o espresso chiarimenti sulle possibili conseguenze nemmeno per dare rassicurazioni alla popolazione, poichè  il sindaco Viligiardi è il garante della salute e sicurezza dei propri cittadini ed è anche il presidente dell’Osservatorio di Podere Rota, proprio in virtù del fatto che  gli impatti ambientali del sito, gravitano prevalentemente sul territorio di San Giovanni Valdarno, gli è stato chiesto  di metterci  a conoscenza di quanto ci è consentito e lecito sapere, senza ostacolare le indagini, in particolare:  se in discarica possono essere stati  conferiti  rifiuti pericolosi,  le possibili conseguenze e pericoli, se sono previste eventuali azioni di bonifica, se le misure di controllo  esistenti  sono efficaci a rilevare e prevenire il conferimento di rifiuti illeciti".

"Catia Naldini ha anche fatto presente a Viligiardi che, essendo passato più di un mese  dalla sua richiesta di convocazione dell’Osservatorio, (in qualità di membro dello stesso), non avendo ancora ricevuto  risposta, tornava a chiedergli in veste di consigliere comunale, se era sua intenzione esercitando la sua funzione di presidente, convocare l’Osservatorio invitando a rendere conto per le proprie competenze e responsabilità, tutti gli enti, membri dello stesso, deputati al controllo, alla tutela dell’ambiente, alla gestione degli impianti e dei rifiuti, per capire se tutto è sotto controllo, se necessitano azioni di bonifica o mettere in campo controlli più efficienti".

Il Coordinamento ricorda la risposta del sindaco: "Maurizio Viligiardi nella sua risposta ha detto che, poiché ci sono delle indagini in corso non gli è stato concesso sapere molto, oltre a quello che sappiamo già e cioè che da un controllo a campione è emerso che questi rifiuti risultavano pericolosi e quindi illeciti e che il lotto campionato è  stato stoccato a parte senza essere conferito in discarica. Maurizio Viligiardi  ha anche risposto che non ha intenzione di convocare l’Osservatorio, non lo ritiene opportuno  fino a che non saranno concluse le indagini e sarà concesso sapere informazioni".

Il Coordinamento della Liste civiche continua: "Le nostre domande quindi rimangono disattese. Chi ha svolto il controllo a campione che ha rilevato l’illecito? Gli enti preposti al controllo o invece gli enti incaricati dalla  procura a seguito delle indagini già avviate? Possiamo stare tranquilli? Possiamo ritenerci soddisfatti delle riposte e dell’atteggiamento avuto dal Sindaco Viligiardi? Riteniamo che a un sindaco e presidente dell’Osservatorio che si rispetti, le informazioni richieste siano lecite e la rendicontazione sullo stato di controllo e sicurezza dovuta. Riteniamo che di fronte a questi gravi  “traffici”  il Sindaco deve stare in prima linea a difendere il proprio territorio e a esigere tutte le informazioni e misure necessarie nelle sedi opportune a lui concesse".

"Non convocando l’Osservatorio, non solo non ha esercitato il suo diritto di mettere in condizioni gli enti di rendergli conto, ma ha negato la possibilità e il diritto ai rappresentanti  dei cittadini che ne fanno parte di interfacciarsi e potersi confrontare loro stessi con gli enti suddetti, in tale sede. Noi stiamo dalla parte della trasparenza e della chiusura di Podere Rota al termine previsto, perché il nostro territorio ha già dato e tutto quello che sta emergendo sui rifiuti è troppo e non più tollerabile".

 

 

 

 

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