13, Novembre, 2024

Integrazione tra la Gruccia e gli altri presidi, Vadi esprime soddisfazione

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La consigliera regionale Valentina Vadi concorda con la volontà del direttore del reparto di ginecologia e ostetricia della Gruccia di fare rete con il Serristori e l’Area vasta

Francesco Catania, neo direttore dell'unità operativa di ginecologia e ostetricia della Gruccia pochi giorni fa, al momento dell'assunzion dell'incarico, ha espresso la volontà di puntare sull'alta specializzazione e sull'integrazione con gli altri presidi ospedalieri a cominciare dal Serristori. La consigliera regionale Valentina Vadi esprime soddisfazione per gli obiettivi annunciati.

“L’ospedale della Gruccia può diventare una struttura sempre più aperta, inclusiva e specializzata. Qualità importantissime che il nuovo primario del reparto di ginecologia, Francesco Catania, ha posto tra gli obiettivi principali del suo nuovo incarico. Colgo l’occasione per augurargli buon lavoro: sono convinta che perseguirà con professionalità questi risultati, contribuendo così al rafforzamento del nostro presidio ospedaliero. Il punto nascita dell’ospedale del Valdarno può rendersi centrale per il Valdarno aretino e fiorentino".

“Non posso che esprimere soddisfazione per la volontà, espressa da Catania, di fare rete con i medici di base e con le strutture ospedaliere vicine, come il Serristori e con quelle dell’area vasta Sud Est. E altrettanto positivamente accolgo la spinta verso una specializzazione  che sappia rispondere ai bisogni di tutte le etnie – continua Vadi –  Così potenziamo la sanità pubblica, così confermiamo il diritto alla cure e alla prevenzione per tutti. Ad un sistema sanitario pubblico ed universalistico quale è il nostro si chiede proprio questo: che la cura sia appropriata alle necessità del paziente a prescindere dalla sua condizione sociale, economica o dall'etnia di appartenenza".

Valentina Vadi conclude: "Inoltre favorire la prevenzione di alcune malattie particolarmente ricorrenti in determinate etnie determina, come avviene sempre, un futuro risparmio di risorse pubbliche per la cura di quelle patologie una volta sviluppatasi.  Per questo condivido le considerazioni espresse, in questa direzione, dal nuovo primario del reparto di ginecologia-ostetricia dell'ospedale del Valdarno. L'impegno futuro deve volgere verso la costruzione di una forte integrazione tra Valdarno aretino e Valdarno fiorentino in ambito sanitario e ospedaliero, tra Ospedale del Valdarno e Serristori di Figline, come del resto nelle intenzioni espresse dall'assessorato regionale  alla sanità, dalla conferenza dei sindaci e dalle due aziende sanitarie Sud-est e Centro, e che dovrebbe, a breve, portare alla firma di un accordo interaziendale, come deciso qualche mese fa – conclude Vadi – Dalla collaborazione e dalla sinergia, con la professionalità degli operatori e del personale dei due plessi ospedalieri, e la presenza di un primario competente e che guarda in prospettiva, si potrà potenziare il servizio relativo alla ginecologia-ostetricia e alla urologia del nostro territorio, anche con l'auspicio che il punto nascita dell'ospedale del Valdarno diventi un riferimento importante per un territorio vasto quale il Valdarno aretino e fiorentino”.

 

 

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