Su richiesta dell’amministrazione comunale è già stata inserita nella rete regionale delle centraline. Assessore Tilli: “Adesso spetta a Regione Toscana, Ministero dell’Ambiente ed Enel provvedere alla sua riattivazione e anche noi ci auguriamo che questo avvenga prima possibile”
Inquinamento atmosferico: anche il Comune di Figline Incisa sta seguendo l'evoluzione dei dati. L'assessore Tilli ha annunciato di aver richiesto la riattivazione della centralina per il monitoraggio dell'aria. Se Arpat dovesse comunicare il 15° superamento dei limiti di legge l'amministrazione comunale pubblicherebbe un'ordinanza con alcune prescrizioni.
La riunione tenutasi lo scorso 22 dicembre in Regione ha evidenziato criticità per alcune zone toscane ma non per il Valdarno. Questo non significa vivere tranquilli. Il comune di Figline Incisa è stato comunque inserito tra quelli a rischio ed è tenuto a redigere un piano di azione da stilare con la collaborazione regionale, insieme a Montevarchi, Terranuova, San Giovanni e Reggello.
Se la situazione meteorologica non dovesse migliorare e Arpat comunicasse il superamento per la 15° volta dei limiti di legge di Pm10 l’amministrazione comunale allora dovrebbe pubblicare un’ordinanza con tre prescrizioni: il divieto di accensione di fuochi all'aperto e abbruciamenti di sfalci, potature, residui vegetali o altro fino al 31 marzo 2016; l’invito "forte" a non utilizzare legna in caminetti aperti a meno che questa non rappresenti l'unica fonte di riscaldamento dell'abitazione fino al 31 marzo 2016; l’obbligo di spegnimento di motori di veicoli in sosta prolungata in particolare per veicoli commerciali e autobus.
Per questo è stata richiesta la riattivazione della centralina di monitoraggio della qualità dell'aria, avallata già da tempo dal consiglio comunale all'unanimità.
“In questi giorni si è molto parlato di inquinamento atmosferico – ha commentato l’assessore all’Ambiente, Lorenzo Tilli – ed è doveroso da parte del Comune suggerire comportamenti e fornire consigli ai propri cittadini, informazioni di buon senso (quindi senza allarmismi ingiustificati) che saranno sicuramente utili anche quando la nebbia, come forse anche l’attenzione dei media, si diraderà. E questa per noi è anche l’occasione per chiarire la questione del monitoraggio degli inquinanti nell’aria, in particolare sulla centralina di Figline che, anche grazie alle sollecitazioni del Comune, è già stata inserita nella rete regionale delle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria. Adesso spetta a Regione Toscana, Ministero dell’Ambiente ed Enel provvedere alla sua riattivazione e anche noi ci auguriamo che questo avvenga prima possibile. Vorrei però che si andasse anche oltre la discussione di questi giorni. Oltre al controllo, oltre alle eventuali ordinanze sulle urgenze, c’è infatti un futuro diverso da costruire. Realizzare una pista ciclabile sulla SR 69 o un asilo in bioedilizia come quello che sarà completato allo Stecco, significa investire sulle alternative: piccoli passi ma concreti che l’Amministrazione sta facendo per Figline e Incisa”.