17, Maggio, 2024

Inquinamento, quarto sforamento dei limiti di Pm 10 in cinque giorni: scattano le prime misure

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Divieto di abbruciamento di vegetali all’aperto per dieci giorni, obbligo di spegnere i motori in coda per autobus e mezzi pesanti. Sono i provvedimenti assunti dal comune di Figline e Incisa, alla luce dei risultati registrati dalla centralina Arpat. Anche perché le previsioni meteo non aiutano

Scattano le prime misure anti-smog, a Figline e Incisa. Negli ultimi cinque giorni, infatti, si sono superati per quattro volte i limiti di Pm10, così come registrato dalla centralina Arpat situata nei pressi della caserma dei carabinieri, a Figline. 

È proprio alla luce di questi risultati che la sindaca Giulia Mugnai, questa mattina, ha firmato un’ordinanza con alcune indicazioni per la limitazione delle emissioni di materiale particolato fine. In particolare si vieta, per 10 giorni a partire da oggi, l’accensione di fuochi all’aperto e abbruciamenti di sfalci, potature e residui vegetali su tutto il territorio comunale al di sotto della quota di 300 metri; e si dispone l’obbligo di spegnimento di motori di veicoli in sosta prolungata, in particolare per veicoli commerciali e autobus.

Se questi due provvedimenti sono stringenti, ci sono però anche gli inviti ai cittadini, perché adottino comportamenti utili ad abbassare l'inquinamento atmosferico. Non utilizzare biomassa (legna) in caminetti aperti per il riscaldamento domestico dove siano presenti sistemi alternativi di riscaldamento; limitare l’utilizzo di mezzi privati di trasporto, per quanto possibile, privilegiando l’uso i mezzi pubblici o altri mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, come auto elettriche o a gas.

I provvedimenti riportati nell’ordinanza sono quelli concordati con la Regione Toscana, che, a seguito dei quattro sforamenti giornalieri del limite di Pm10 e in previsione di condizioni meteo critiche (nebbia bassa, assenza di pioggia e vento), dispone che i Comuni adottino certe misure in via esclusivamente precauzionale.

Da ricordare, comunque, che la situazione viene considerata a rischio per la salute umana quando si superano i 35 sforamenti ma la normativa regionale è più stringente in materia, e prevede che si attivino misure preventive già al 15° sforamento oppure, come in questi giorni, quando le condizioni meteo fanno presagire il permanere di livelli superiori al limite di legge. Attualmente gli sforamenti verificati a Figline e Incisa (nell’arco di un anno, da novembre a novembre) sono stati sei in tutto.

“A scanso di equivoci e allarmismi vari – ha spiegato la sindaca Mugnai – tengo a precisare che al momento i superamenti non rappresentano un pericolo. Adottiamo queste misure oggi per evitare che nei prossimi mesi i livelli di Pm10 ci portino ad ulteriori sforamenti e quindi a provvedimenti più restrittivi. È evidente però che la situazione va monitorata e soprattutto che deve esserci, da parte di tutta la cittadinanza, un’attenzione maggiore all’utilizzo di veicoli e altri agenti inquinanti”.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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