05, Luglio, 2024

Inquinamento, l’anno nuovo inizia con un altro superamento dei limiti di Pm10

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Il 2016 si è chiuso con quattro giorni di tregua sul fronte delle polveri sottili, ma il 31 dicembre e il 1 gennaio hanno visto impennare di nuovo i valori di Pm10 nell’aria

Sono stati 28, in tutto, gli sforamenti dei limiti di Pm10 registrati dalla centralina di Figline nel 2016: quasi tutti (25 per l'esattezza) concentrati nel mese di dicembre, che fra nebbia e mancanza di piogge è stato il mese più difficile sul fronte dell'inquinamento atmosferico. È la prima volta, dopo diversi anni, che il Valdarno ha una centralina Arpat sul suo territorio, per monitorare la situazione dell'aria sui cieli valdarnesi: e i dati registrati quest'anno hanno dimostrato come in media l'aria che si respira nel fondovalle è molto simile a quella delle zone di traffico urbano.

Ventotto sforamenti in un anno sono un numero importante, se si pensa che al 35esimo sarebbero scattate misure stringenti, come il blocco del traffico ai veicoli più inquinanti, imposte dalla legge. Dal 1 gennaio 2017 il sito di Arpat ha ripreso il conteggio partendo da zero, anzi: da uno, visto che già il 1 gennaio i valori medi di Pm10 nell'aria hanno raggiunto quota 89 microgrammi per metro cubo d'aria (il limite giornaliero è 50). In chiusura d'anno, una tregua significativa si era registrata fra il 27 e il 30 dicembre, poi i valori hanno ripreso a salire. 

Il 31 dicembre chiude, con il calendario, anche il 2016. Non è però così per l'aria che i cittadini continuano a respirare: anche questo fattore non va sottovalutato. Già lo scorso anno, tra l'altro, si era discusso a lungo del fatto che la chiusura dei conteggi, con la fine dell'anno solare, non fosse indicativa effettivamente della situazione dell'inquinamento atmosferico nel periodo invernale. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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