La stagione turistica entra nel vivo. E l’anno passato ha fatto registrare numeri importanti con un aumento esponenziale sia di arrivi che di presenze. Diminuisce però il giorno di permanenza media. Il Valdarno si conferma il più amato dagli olandesi per le vacanze. E Maurizio Da Re, portavoce del Comitato Pendolari sottolinea: “Numeri importanti, resi possibili dalla presenza della direttissima”.
La nuova annata turistica è iniziata e per notarlo basta osservare gli scaffali dei supermercati. Del resto solo Figline e Incisa, registra annualmente un numero di turisti che è tre volte superiore al numero degli abitani (78.284 arrivi)
E nel 2015, il Valdarno cerca di proseguire l'andamento positivo, dopo un 2014 per molti versi da incorniciare. I numeri pubblicati dalla Città Metropolitana di Firenze parlano chiaro. Nell'anno passato il Valdarno fiorentino si è confermato come territorio ad alta vocazione turistica, grazie alla vicinanza con Firenze e alle altre città d'arte toscane, con numeri più importanti dello stesso Chianti: 98.684 arrivi complessivi (i turisti registrati nelle strutture recettive al momento dell’arrivo) e 567.156 presenze (che si calcolano tenendo conto del numero di pernottamenti) nel 2014, a fronte di 81.975 arrivi e 538.081 presenze nel 2013.
Aumentano gli stranieri ma anche gli italiani, sebbene quest'ultimi per periodi molto brevi di vacanza: infatti mentre gli arrivi aumentano di oltre il 45,79 percento rispetto al 2013, le presenze sono in aumento solo del 5%.
I turisti continuano ad essere prevalentemente olandesi. I numeri del 2014 sono stabili rispetto agli altri anni, senza variazioni significative: 18.327 arrivi, 169.540 presenze e una permanenza media di oltre nove giorni per i vacanzieri provenienti dai Paesi Bassi. Seguono a notevole distanza i turisti provenienti dalla Germania, Regno Unito, Francia e Polonia.
I turisti italiani provengono prevalentemente da Lazio, Lombardia e la stessa Toscana. Tra i Comuni a fare la voce grossa è Figline e Incisa, seguito da Reggello ma con periodi di permanenza molto più corti: quello reggellese è sicuramente un turismo più "mordi e fuggi".
E Maurizio Da Re, portavoce del Comitato Pendolari, fa notare l'importanza della direttissima anche per il turismo: "Come sottolineato più volte anche in un recente incontro pubblico a Figline organizzato da Città Viva, questi numeri turistici così importanti sono resi possibili dal collegamento ferroviario tra Figline e Firenze, grazie alla direttissima e ai buoni collegamenti con la stazione, che rendono più conveniente pernottare in Valdarno rispetto alla stessa periferia fiorentina”.