30, Dicembre, 2024

Le Categorie economiche del Valdarno tornano a chiedere investimenti: “Bene la Bretella, ma serve anche la terza corsia”

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A inizio 2019 i rappresentanti locali di Cna, Confartigianato, Confindustria, Confapi, Confcommercio e Confesercenti riportano l’attenzione sulla necessità di infrastrutture per favorire lo sviluppo del Valdarno. La Bretella Coste-Casello si farà, ma la terza corsia A1 fra Incisa e Valdarno è in stand-by. E ai margini del Valdarno, resta il nodo di Ponte Buriano

“Non abbassiamo la guardia; per la vita delle imprese del territorio è indispensabile continuare ad investire sulle infrastrutture nel territorio”: così le Categorie economiche del Valdarno, che in apertura del 2019, con una nota congiunta, tornano a lanciare un forte appello agli enti competenti, affinché si sblocchino opere attese e necessarie sul fronte della viabilità. 

Una notizia positiva, nel 2018, era arrivata: si farà, infatti, la Bretella Coste-Casello. "Il mondo imprenditoriale, attraverso le Associazioni di categoria del territorio, esprime un forte apprezzamento per il lavoro del comune di Terranuova e della Regione Toscana che ha portato a confermare l’attuazione della nuova viabilità tra le Coste e il casello autostradale Valdarno, con la realizzazione della strada di collegamento tra il nuovo ponte e le Coste, la cosiddetta Bretella".  

I presidenti del Valdarno di CNA (Fabio Mascagni), Confartigianato (Maurizio Baldi), Confindustria (Egisto Nannini), Confapi (Carlo Cioni), Confcommercio (Federica Vannelli e Paolo Mantovani) e Confesercenti (Laura Di Loreto), attraverso il portavoce del Comitato delle Categorie Economiche, Emiliano Taranghelli, lo ribadiscono: “È un’opera indispensabile per mantenere la competitività del nostro territorio, che grazie anche al lavoro che svolgono faticosamente ogni giorno le imprese, è ancora tra i più ricchi e sviluppati dell’intera Toscana”. 

Ci sono però ancora situazioni che necessitano attenzione e investimenti. E in cima alla lista, la terza corsia dell'A1. “Non possiamo abbassare la guardia, per permettere alle imprese del nostro comprensorio di continuare a competere in tutto mondo è necessaria anche la 3° corsia dell’autostrada”, che invece risulta oggi ancora in stand-by, nel clima di incertezza legato al crollo del ponte Morandi e alla messa in discussione del ruolo di Autostrade.

"La terza corsia autostradale tra Incisa Reggello e Valdarno – ricordano i rappresentanti delle Categorie economiche – era già arrivata al progetto definitivo. L'opera, che avrebbe un costo di 400 milioni di euro, dopo aver superato la Valutazione Impatto Ambientale, nel mese di febbraio 2018 era stata presentata ai Comuni interessati di Figline e Incisa, Reggello, Terranuova e San Giovanni, insieme alla Provincia di Arezzo e alla Città Metropolitana di Firenze". Poi la sospensione.

“Il Valdarno deve il suo passato sviluppo anche alla favorevole posizione posta lungo le direttrici delle principali infrastrutture – ricorda Taranghelli – oggi, che la concorrenza è sempre più feroce e internazionale, non possiamo permetterci di rimanere con una infrastruttura inadeguata alle mutate esigenze, per non affrontare poi il capitolo delle (perse) opere connesse e funzionali al tratto autostradale per i Comuni di San Giovanni, Figline Incisa e Terranuova”.  Il Comitato delle Categorie fa allora un appello a tutte le parti in gioco: "Ai sindaci, alle forze politiche locali e non, affinché facciano tutto quanto è in loro potere per permettere di realizzare anche questa opera necessaria in questo tratto di A1".

C'è, infine, il fronte di Ponte Buriano, confine ultimo del Valdarno con Arezzo. "Non possiamo sottacere, sulla situazione di Ponte Buriano che, sebbene marginale nelle dinamiche valdarnesi, rappresenta un ulteriore ostacolo alla facilità di accesso al Valdarno stesso e pone in difficoltà la fascia di imprese che opera nella zona compresa tra Castiglion Fibocchi e Loro Ciuffenna. Al fine di dare un contributo fattivo sul tema della infrastrutture, come emerso in un incontro con il Presidente della Provincia Silvia Chassai, le Categorie del Valdarno, sollecitano anche la costituzione di un tavolo di confronto e aggiornamento, tra la Regione, la Provincia e i Comuni del Valdarno".

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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