26, Luglio, 2024

Incidente alla porta del Jazz, i deputati Artini e Segoni presentano interrogazioni a Ministero e Ansf

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“Non è pensabile garantire la sicurezza di viaggio dei pendolari affidandosi al destino”, commentano i due deputati, che hanno preparato due interrogazioni al Ministero ma anche all’Ansf e Gruppo Ferrovie dello Stato

“Altro che jazz e trionfali tagli dei nastri, il treno regionale perde pezzi in galleria. I deputati Massimo Artini e Samuele Segoni tornano ad attaccare il Gruppo Ferrovie dello Stato, all’indomani dell’ennesimo incidente che si è verificato  nella tratta regionale toscana: un treno ha perso un’anta di una porta di accesso, all’interno della galleria di San Donato.

“Un treno regionale torna a perdere pezzi all’interno della Galleria tra Firenze e Figline Valdarno, all’incrocio con un treno alta velocità. Si tratta dell’ennesimo incidente che si ripercuote sui pendolari e sulla loro sicurezza. Per questo abbiamo immediatamente presentato interrogazioni non solo in Parlamento ma anche all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e a Ferrovie dello Stato: proprio Fs non sembra al momento in grado di fornire un servizio dignitoso e sicuro ai propri utenti”.

Fortunatamente – aggiungono Artini e Segoni – non si sono verificati esiti drammatici, ma non è pensabile garantire la sicurezza di viaggio dei pendolari affidandosi al destino. Superficialità, irresponsabilità o approssimazione gestionale e progettuale?”, si domandano i due deputati.

Artini e Segoni ricordano anche i fatti che si verificarono tre anni fa e che interessarono i Vivalto: “Già il 18 aprile 2012 una  porta del Vivalto regionale 2315 cedette nella galleria di San Donato, all'incrocio con un Frecciarossa. Il 20 novembre 2012 si verificò il crollo di un finestrino a bordo del treno 11805, sempre all’interno della galleria di San Donato sulla linea direttissima Firenze-Roma. Nel caso del 18 aprile 2012 il Rapporto informativo di Trenitalia concluse che le cause erano da imputare ad 'un atto vandalico, alla luce delle tracce di urto presenti sulla superficie della porta'.

Dopo quanto è avvenuto ieri anche su un treno Jazz – concludono i due deputati valdarnesi – sorgono grossi dubbi sulla sicurezza delle porte, in particolar modo all’incrocio con i treni ad alta velocità. Ed in questo caso non è possibile per Fs appellarsi a cause esterne: stiamo parlando di un treno che era praticamente nuovo di pacca”. Per questo motivo, la decisione di coinvolgere direttamente l'Ansf e di interrogare direttamente il Ministero: “Chiarisca sulla sicurezza di viaggio dei propri cittadini che già pagano un conto salato, non solo in termini di costi del biglietto ma anche di disservizi”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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