Critiche arrivano dal gruppo di Idea Comune, opposizione a Figline e Incisa, e dal Movimento 5 Stelle del Valdarno
Ancora critiche politiche sull'inaugurazione del nuovo centro diagnostico a Frate Sole, a Figline, alla presenza dell'assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi. Oggi interviene Idea Comune che con il consigliere Lombardi siede all'opposizione a Figline e Incisa.
"A poche centinaia di metri dall'ospedale Serristori viene inaugurato in pompa magna un centro diagnostico privato. È così che si abbattono le liste di attesa negli ospedali pubblici?", chiede Idea Comune. "Ci sembra chiaro che la politica regionale e comunale favorisca iniziative di privati a scapito della sanità pubblica, abdicando alla funzione che le è propria e cioè di migliorare i servizi ai cittadini, in riferimento alla qualità, quantità e accesso alle cure".
"Come Idea Comune ci sembra chiaro il disegno e non possiamo avallare tale politica di smantellamento, quindi del diritto alla salute, che a livello regionale viene perseguita e finanziata. Chiediamo al Governo di dare un segnale di attenzione alla Sanità pubblica: il Ministro faccia una visita al nostro ospedale quando verrà a Figline! Noi ci saremo, insieme ai lavoratori e ai tanti cittadini che con noi da vari anni lo difendono".
Anche il Movimento 5 Stelle del Valdarno polemizza: "Se l'invito a partecipare all'inaugurazione pervenuto ai consiglieri comunali di Figline e Incisa da parte della struttura privata Frate Sole suona come il canto suadente della sirena volto ad imbonire l'ambiente politico, di certo la partecipazione dell'assessore regionale Saccardi, della sindaca Mugnai e del direttore del Presidio Ospedaliero Grifoni costituisce il riconoscimento istituzionale dell'impianto privato nel territorio valdarnese che va a sostituirsi a quello pubblico".
"Suscita sdegno che questo avvenga a poca distanza dallo storico ospedale di Figline, a cui negli anni è stato tolto ossigeno, limitate le risorse e quindi ridotto ad uno stadio larvale per permettere alla concorrenza privata di espandersi, soprattutto in quelle prestazioni di maggior ricavo economico come i servizi radiologici proprio al centro dell'inaugurazione. Suscita rabbia che l'operazione di dequalificare il servizio pubblico a favore del privato venga proprio posto in essere da quei rappresentanti istituzionali, eletti e pagati con soldi pubblici per garantire i servizi socio sanitari di un territorio. Suscita indignazione che vengano calpestati i diritti sanciti dalla Costituzione sull'accessibilità alle cure che devono essere garantite a tutti, ma questo non può essere fatto se la sanità è affidata al privato: ed è quella direzione che la Regione Toscana ha imboccato da tempo".
"Come Movimento 5 Stelle riteniamo che quello che sta avvenendo oggi è la rappresentazione dell'ennesimo scollamento fra le esigenze reali di un territorio e la risposta ipocrita di istituzioni, non più in grado di rappresentarci e di essere interpreti dei bisogni. Continueremo a difendere il sistema sanitario pubblico dove le strutture sono vive e possono funzionare benissimo, se non vengono tagliate le risorse, la cui recisione lineare, in atto da tempo, sta provocando la riduzione dello standard di prestazioni e l'apertura di spazi enormi per la sanità privata, i cui standard qualitativi invece sfuggono ai controlli. Consigliamo alla sindaca di non indossare la fascia tricolore, che dovrebbe essere utilizzata con consapevolezza e decoro, mentre l'inaugurazione di una struttura privata non è certo l'occasione per sventolare il segno di un mandato politico rappresentativo".