Taglio del nastro ieri sera per la nuova Casa della cultura di Pian di Scò, l’edificio realizzato con tecniche all’avanguardia al posto della ex Filarmonica. Un investimento da 600mila euro, con fondi ministeriali, che ha consentito di realizzare un complesso su due piani che ora ospita al piano terra la biblioteca comunale con i depositi dei libri e lo spazio studio, al primo piano il fondo Russell che fu donato dal poeta alla comunità (la corrispondenza è stata già tutta collocata qui), e un’ampia sala polivalente a disposizione delle realtà associative, giovanili, musicali, culturali e sociali. La struttura è dotata di ascensore per garantire l’accessibilità a tutti: inoltre rispetta i principi di contenimento del consumo di energia, è dotata di impianto fotovoltaico e sistemi all’avanguardia per illuminazione e riscaldamento.
Presente all’inaugurazione il viceprefetto di Arezzo, dottor Leandro Peraino: “La cultura è patrimonio dell’umanità, consente di abbattere le frontiere prima ancora che ci arrivi la geopolitica. Ci insegna che hanno valore anche le cose che non hanno un prezzo. È un grandissimo onore per me essere qui, ringrazio il sindaco Cacioli per l’invito e porto il saluto del prefetto De Luca”.
Il sindaco Enzo Cacioli ha spiegato: “La Casa della cultura è il nuovo centro culturale del nostro comune, fortemente attrezzato, all’avanguardia, che ospiterà varie attività: la biblioteca, il fondo Russell, uno spazio per le associazioni che qui si troveranno a casa. Questo è un momento importante nella crescita del nostro comune. Vorrei ricordare che la progettazione nacque dall’idea di un gruppo di giovani, che poi si è sviluppato fino ad oggi”.
Il progetto è stato curato dall’architetto Cristiana Pesciullesi, insieme all’ingegner Stefano Tatini: “Inizialmente era previsto il recupero della ex Filarmonica, poi il progetto è cambiato: abbiamo sostituito completamente l’edificio, con una nuova struttura completamente in legno, innovativa, che garantisce sostenibilità e confort grazie a tecnologie sperimentali. Abbiamo avuto difficoltà legate al periodo del covid, ma ce l’abbiamo fatta. Si è cercato di dare una risposta a tante istanze territoriali che troveranno spazio in questo contenitore”.