23, Aprile, 2024

Inaugurata “La madre dell’Armenia” nel piazzale del Municipio, Vi rimarrà un mese

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Inaugurata la statua in bronzo di Avetis Vighen, di proprietà della Fondazione “DAR”, realizzata qualche mese fa in memoria del centenario del Genocidio degli Armeni. Resterà a Cavriglia per un mese

Rimarrà a Cavriglia per un mese davanti al palazzo comunale. "La madre dell'Armenia", statua in bronzo di 2,80 metri per 1,80 dell'artista Avetis Vighen, di proprietà della Fondazione 'DAR', ha lasciato Firenze, dove era stata collocata davanti alla sede della Misericordia ai piedi del Campanile di Giotto, per trasferirsi nella terra degli eccidi nazisti. Si tratta di una delle tappe che l'opera effettuerà in occasione del centesimo anniversarsio del genocidio dell'Armenia. Dopo Cavriglia, infatti, farà il giro delle più importanti città d'Europa: tra le tante Venezia, Marsiglia, Parigi, Ginevra e Copenaghen.

Ed è stato proprio il forte legame con i tragici fatti del passato che accomuna il popolo armeno a Cavriglia ad individuare “La madre dell'Armenia” come un'opera ideale per proseguire nel percorso di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza sull'importanza della Memoria avviato lo scorso anno con le celebrazioni del 70° anniversario degli eccidi nazisti del luglio 1944 dove vennero uccise nel Comune di Cavriglia 192 vittime civili innocenti.

"La bellezza simbolica e illuminata di una madre che salva con il proprio abbraccio i suoi quattro figli da un strage annunciata, quella degli armeni nel 1915 – ha affermato il Vicesindaco di Cavriglia Filippo Boni -, ha raggiunto anche la nostra comunità e ne siamo profondamente orgogliosi. L'opera del grande artista armeno Vighen che resterà esposta di fronte al palazzo comunale di Cavriglia proviene da piazza del Duomo di Firenze e precedentemente era situata in Piazza del Duomo a Siena. Dopo aver fatto tappa da noi, ripartirà tra poco più di un mese alla volta di Piazza San Pietro a Roma dove Papa Francesco l'accoglierà il 12 aprile con una messa per gli armeni. Quindi ripartirà per Piazza San Marco a Venezia ed infine, prima di essere definitivamente collocata in una piazza di Copenaghen, in Danimarca, farà sosta in centro a Parigi. Dobbiamo essere doppiamente fieri di questa opportunità poiché gli armeni, che vennero sterminati cento anni fa, hanno subìto in massima parte ciò che anche la nostra popolazione, per tutt'altri motivi, subì il 4 luglio 1944 con il massacro nazista. E anche le nostre donne, nella ricostruzione del tessuto sociale di questa comunità, ebbero un ruolo straordinario e fondamentale. Ecco perché questa Madre – ha concluso il Vicesindaco – è anche la nostra Madre e rappresenta nella sua luce questa terra feconda dei suoi figli e che ancora oggi nonostante tutto, è salvata dalla bellezza tramite coloro che provano a seminarla nel mondo".

 

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