Festa al Saltino di Reggello per il taglio del nastro della fontana, che è stata riportata alla sua forma originaria, così come documentata in immagini d’epoca: era stata inaugurata nel 1924, poi smontata e spostata nel 1948. Restauro possibile grazie a una importante donazione della famiglia Murmann Zorzit, all’impegno del Comitato e del Comune, e alla collaborazione di tanti soggetti
Torna a zampillare, dopo anni, la monumentale fontana Delcroix al Saltino: oggetto negli ultimi anni di un complesso intervento di restauro che la ha riportata alla sua forma originaria, quella che aveva quando fu realizzata nel lontano 1924. Ora, dunque, i visitatori che arrivano nella località montana del comune di Reggello potranno vederla così com'era allora, quando fu costruita insieme al primo acquedotto locale.
Una storia complicata, quella della fontana Delcroix, che ha ricordato il sindaco di Reggello. "Fu inaugurata nell'agosto del 1924, progettata da Mario Liccioli, ingegnere del comune di Reggello, e realizzata dalla famiglia di scalpellini di Pietrapiana, i Sottili. Era dedicata ai mutilati della Prima Guerra Mondiale, di cui Carlo Delcroix fu un simbolo: fu infatti tra i fondatori dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra. Poi, però, negli anni fu lasciata in abbandono finché, il 6 luglio del 1948, fu smontata e spostata: dalla sua sede originaria, pochi metri più avanti, fu piazzata in questo terreno, che tra l'altro non riusciva nemmeno a reggerne il peso".
Per anni è rimasta lì, o almeno quello che ne rimaneva. Poi la sinergia fra una serie di soggetti ha dato vita a un progetto di restauro importante: è nato il Comitato che lo ha promosso, guidato da Maria Teresa Ghinassi; è arrivato un contributo economico fondamentale, quello della signora Christel Murmann in memoria del marito, Benito Zorzit, che a causa di una bomba inesplosa perse la vista in gioventù; il professor Massimo Ricci, architetto, ha sposato la causa offrendo la sua collaborazione per un progetto di restauro che ricalcasse, in tutto e per tutto, la forma originaria della fontana; sono poi arrivati tanti altri contributi, di appassionati ed esperti, che insieme all'impegno del Comune di Reggello hanno portato a terminare il restauro e inaugurare la fontana proprio il 6 luglio, lo stesso giorno in cui, nel 1948, era stata smantellata.
"Questo è forse l'unico monumento italiano dedicato ai mutilati della Grande Guerra – ha detto al taglio del nastro il sindaco, Cristiano Benucci – vorrei però che diventasse non solo un simbolo di memoria, ma anche di pace. Senza guerre non ci sarebbero mutilati, ed è questo l'augurio più grande che possiamo farci oggi, davanti a questa opera ritrovata".