Si è aperto ieri il Valdarno Cinema Fedic con i primi film in concorso e la masterclass sulle webseries. Serata in omaggio a Vittorio De Sica alla presenza del figlio Manuel che ha presentato il suo libro “Di figlio in padre”. A seguire la proiezione restaurata della pellicola “Umberto D.”, considerato uno dei migliori film del regista italiano e del Neorealismo
Con i primi film in concorso, la masterclass sulle webseries e l’omaggio a Vittorio De Sica, si è aperta ieri la 32° edizione del Valdarno Cinema Fedic a San Giovanni. Una prima giornata ricca di eventi, quella di mercoledì, in attesa della serata dedicata al regista italiano: ospite il figlio Manuel per presentare il libro “Di figlio in padre”, seguito dalla proiezione del film “Umberto D.”.
“Una masterclass di oggi sulle webseries molto interessante, con un grande Federico Frusciante che ha dato spunti interessanti” – ha commentato Simone Emiliani della direzione artistica – “Ne è nato un approfondimento su un nuovo modo di fare film, sulla democraticità e anche pericolosità della diffusione tramite web, dove si possono trovare sia prodotti modesti, sia invece validi, con internet che risulta un ottimo mezzo per ottenere visibilità”.
L’inaugurazione ufficiale ieri sera è stata dedicata a Vittorio De Sica, uno dei più importanti registi del cinema italiano e internazionale, del Neorealismo e della commedia all’italiana, a 40 anni dalla sua scomparsa. Ospite il figlio Manuel, compositore, autore anche della colonna sonora del film del 1970 “Il giardino dei Finzi Corinti”, che vinse l’Oscar per miglior film straniero. “In un anno in cui si è parlato dell’Oscar vinto dall’Italia con Sorrentino, volevamo omaggiare il primo regista italiano a vincere la statuetta, il quale ha lasciato alla storia del cinema dei veri e propri capolavori”, ha aggiunto Francesco Calogero, l'altro direttore artistico.
L’omaggio si è aperto con la presentazione del suo libro “Di figlio in padre”: “Una sorta di autobiografia congiunta che ripercorre gli ultimi sette anni di vita con lui, del nostro lavoro insieme” – ha spiegato Manuel De Sica – “Ci sono tanti racconti, dietro le quinte di cinema e teatro, alcuni aneddoti interessanti e anche intriganti”. Il libro narra la vita artistica e familiare, sul set, ritratti anche di Rossellini, Sordi, Zavattini e di molti altri personaggi del cinema italiano, hollywoodiano, uniti ai ricordi d’infanzia e al lato più privato di Vittorio De Sica.
La serata si è conclusa con la proiezione di “Umberto D.”, film del 1951 in versione restaurata grazie all’Associazione Amici di Vittorio De Sica, di cui il figlio Manuel è presidente. “Una pellicola molto attuale, dove viene mostrata la vita non facile di un pensionato che potrebbe essere ambientata anche ai giorni nostri. Un film in cui la volgarità ha il sopravvento sulla grazia”, ha aggiunto De Sica. Il film era una dedica al padre di Vittorio, Umberto, e rappresenta la realtà con drammatico realismo: considerato uno dei migliori film di De Sica e tra i più significativi del Neorealismo, all’epoca non ebbe molto successo e una buona risposta, non solo dal pubblico, ma ottenne alcune critiche anche dall'ambito politico.
Il Valdarno Cinema Fedic continua oggi con la seconda giornata: la mattina “Vetrina Fedic”, dalle ore 15 i film in concorso per la sezione lungometraggi e cortometraggi, seguiti dallo “Spazio Toscana lungometraggi”. In serata, alle ore 21.30, sempre al teatro Masaccio, saranno proiettati cinque opere per la sezione “Concorso cortometraggi”.