L’unico skipper italiano in gara alla Golden Globe Race 2018 ha presentato nella sua città la sfida che affronterà in barca a vela. Tra ricordi d’infanzia e il racconto di come la sua passione è nata e cresciuta, Francesco ha coinvolto i tanti montevarchini presenti al Palazzo del Podestà. Il sindaco Chiassai: “Orgogliosi di te e della tua impresa. Ti invito a incontrare i ragazzi delle scuole”
Una vera impresa, una sfida con il mare e con sé stessi: è la Golden Globe Race, che il montevarchino Francesco Cappelletti, unico skipper italiano in gara, affronterà a partire dalla prossima estate. Un giro del mondo in solitaria in barca a vela, mesi trascorsi in mare aperto senza alcun supporto tecnologico: perché la Golden Globe è la rievocazione di un'impresa compiuta esattamente cinquanta anni fa, e gli skipper di oggi si misureranno con le strumentazioni di allora.
Davanti ai tanti montevarchini presenti al Palazzo del Podestà, Francesco Cappelletti ha raccontato la sua passione e spiegato come funzionerà questa regata. "Sono felice di essere tornato qui, a Montevarchi, a presentare questa impresa. Da qui è nata la mia passione per la barca a vela, e ho iniziato a ricostruirlo con precisione proprio in queste settimane: avevo quattro anni quando per la prima volta ho visto diapositive di un giro in barca a vela, una avventura di tre ragazzi. Mi è rimasta impressa, mi ha segnato. Poi con il mio babbo, nel fine settimana, ho iniziato ad andare al mare in motoscafo, e da lì l'amore per la navigazione non si è mai fermato. Ho imparato a guidare la barca prima ancora della macchina". In barca con i fratelli, le traversate da solo, con gli amici, e poi la passione che diventa una professione in Gran Bretagna. "Poi l'illuminazione, quando ho visto che stavano organizzando la Golden Globe Race", racconta.
Francesco spiega quali sono le caratteristiche tecniche di questa regata, spiega la sfida che lo attende. "La mia imbarcazione la sto ricostruendo da solo, è anche un modo non solo per ottimizzare le risorse ma anche per conoscere a fondo la mia barca, sapere ogni dettaglio che la compone: in caso ci dovessero essere problemi, saprò dove e come intervenire". Navigare per nove mesi da soli è una sfida complessa, anche dal punto di vista fisico e psicologico. "Questa più di ogni regata moderna, dove i tempi ormai sono ristretti, è uan sfida psichica e interiore. Tra quello che mi preoccupa di più, forse, a livello di navigazione, ci sono invece le condizioni del mare che si possono riscontrare circumnavigando il continente artantico, come faremo noi".
Tanto calore e sostegno dai concittadini (molti hanno già contribuito anche alla raccolta fondi lanciata on line). E a mostrare tutta la vicinanza e il supporto della comunità a Francesco, c'è il sindaco Silvia Chiassai Martini. "Siamo coetanei, abbiamo frequentato la stessa scuola – racconta – per me, è quindi ancora di più un orgoglio, quello di presentare qui nel Palazzo del Podestà, a Montevarchi, l'impresa storica di Francesco. Non solo gli daremo tutto il nostro sostegno, ma vorrei poter seguire la sua partenza con i maxischermi in piazza. E fin da ora, l'invito a Francesco da parte mia come amministrazione comunale è ad incontrare i nostri studenti, quando tornerà da questo lungo viaggio: come prima di lui hanno fatto altri campioni, a partire ad esempio da Alex Zanardi, potrà raccontare ai ragazzi come l'impegno, la perseveranza e la passione possano portare molto lontano, a realizzare un sogno".
Nel corso della serata è stato proiettato anche il video realizzato da ModioMedia per lanciare la partecipazione di Francesco alla Golden Globe Race. L'intera conferenza al Palazzo del Podestà è visionabile qui sotto.