Collegata con la trasmissione “Dalla vostra parte”, il sindaco di Montevarchi ribadisce il concetto già espresso dopo Agorà: “A Montevarchi una presenza straniera sopra la media, e i contributi finiscono a cittadini stranieri per oltre l’80%”
Ancora le telecamere nazionali a Montevarchi, ancora una volta per parlare di immigrazione: è la seconda volta nel giro di una settimana, dopo il servizio realizzato da Agorà di Rai3. Questa volta la troupe è quella della trasmissione "Dalla vostra parte" di Rete4, condotta in studio da Maurizio Belpietro: e il tema è, appunto, quello dell'immigrazione e delle risorse dedicate a questo settore. In studio si alternano storie di famiglie italiane in condizioni di povertà, immagini dal CARA di Foggia, e i collegamenti con due città italiane.
Una di queste è, appunto, Montevarchi. Il sindaco Silvia Chiassai si trova al Chiostro di Cennano. Al suo fianco, un gruppo di cittadini, fra cui l'assessore Stefano Tassi e il tenore Luca Canonici. Alla domanda della giornalista: "Perché ci avete chiamati a Montevarchi?", Chiassai prende la parola.
"I problemi sono questi: abbiamo una media di stranieri del 16%, il doppio di quella nazionale, più alta anche di Roma. La nostra è una cittadina importante, di arte, di cultura e di impresa, ma questa esagerata percentuale di stranieri mette a dura prova i bilanci comunali: non siamo in grado di sostenere le spese soprattutto sul fronte del sociale, perché più dell'80% del welfare viene spesa per gli immigrati".
"Io come sindaco mi sento in dovere di aiutare tutti coloro che hanno bisogno, ma in queste condizioni non siamo in grado: perciò crediamo che sia giusto che arrivi un aiuto da parte del Governo per gestiere questo fenomeno. Anche perché è un fenomeno che sta creando difficoltà di convivenza, fra italiani e immigrati residenti, persone bisognose, che spesso non lavorano, ma che alla fine passano avanti nelle graduatorie".
