Il rugbista figlinese, protagonista con la squadra dei Medicei in serie A e con la nazionale azzurra nel rugby a 13, si trasferisce a Piacenza, dove si metterà in gioco con i Lyons e con gli studi di economia alla Cattolica
Un trasferimento importante per il valdarnese Alberto Bottacci, che dalla Toscana si sposta a Piacenza per conseguire un doppio obiettivo: proseguire la sua carriera nel rugby militando nei Lyons e studiare economia alla magistrale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Impegnato nel rugby fin da quando aveva 8 anni, terza linea con i Medicei e protagonista della sua promozione, definisce questo passaggio come un cambiamento importante: "Mi è dispiaciuto abbandonare la mia vecchia squadra, è la prima volta che me ne vado da quel campo, il Padovani, davanti allo stadio Franchi di Firenze, dopo 17 anni, quindi sento che è un momento molto importante per la mia crescita e la mia carriera."
"Dopo aver conseguito la laurea triennale ho deciso di rimettermi in gioco, cercando una squadra dove potessi conciliare il rugby con lo studio – continua Bottacci – La scelta è ricaduta proprio sui Lyons, sia perchè fin dall'inizio mi ha dato l'impressione di essere una società molto seria, sia perché essendo una squadra neopromossa è il giusto punto di partenza per una crescita personale e soprattutto di squadra."
"Ho deciso di fare questo percorso non solo come professionista di rugby – afferma Bottacci – ma anche per concentrarmi nello studio. Ovviamente la dedizione sarà tanta in ambedue i campi, sia da gioco che accademico, ed ho molte aspettative: una su tutti quella di poter costruire, passo dopo passo, una squadra unita e che abbia voglia di riconfermarsi in questo campionato. Come obiettivo personale posso solo augurarmi di poter essere adeguato e sempre propositivo per la squadra."
"Sono orgoglioso anche dei risultati raggiunti dalla società sportiva Rugby Valdarno assieme a Paolo Sposato – conclude Bottacci parlando della prima società sportiva di questa disciplina nel Valdarno – non ci aspettavamo che nel giro di 2, 3 anni avessimo un numero di 40,50 tesserati, inclusi gli under 14; è un movimento che sta prendendo piede nella nostra vallata, da prendere non come punto di arrivo bensì di partenza per continuare a sostenere questa realtà che in poco tempo ha realizzato la propria squadra, un proprio campo, un proprio simbolo e un gruppo affiatato di ragazzi che seguono tutto ciò con interesse."