24, Novembre, 2024

Il Museo Paleontologico protagonista a Trieste con i progetti di promozione turistica del territorio

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Al XXVI Congresso organizzato dall’Associazione Nazionale Musei Scientifici, il Paleontologico di Montevarchi ha presentato le proprie esperienze e sperimentazioni nella sessione dedicata al tema “I musei naturalistici e l’apertura al turismo”

L'esperienza della promozione turistica del territorio portata aanti dal Museo Paleontologico di Montevarchi è stata protagonista a Trieste, durante il XXVI Congresso organizzato dall’Associazione Nazionale Musei Scientifici e dedicato, quest’anno, al tema "I musei al tempo della crisi: problemi, soluzioni, opportunità.

Si tratta di un appuntamento che ogni anno vede presenti i musei scientifici italiani, a confronto su problematiche concrete e attuali. Il Paleontologico, in qualità di socio dell'Associazione, ha dato il suo contributo alla discussione riportando le esperienze e le sperimentazioni nella sessione dedicata proprio all’apertura al turismo.

"In questi primi due anni di attività – hanno spiegato i responsabili – il museo di Montevarchi ha messo in campo le sue potenzialità narrative, formative e di servizio. Il nuovo allestimento racconta, abbattendo le barriere linguistiche e ben conciliando efficacia divulgativa e rigore scientifico, la storia naturale del Valdarno fino al periodo etrusco-romano, anche attraverso la nuova sezione archeologica intitolata a Alvaro Tracchi e inaugurata nell'aprile di questo anno. Nella consapevolezza del potenziale narrativo di un territorio che i musei naturalistici hanno nei confronti anche dei turisti, il Paleontologico non è rimasto chiuso nelle sue nuove sale espositive e ha cercato occasioni di promozione esterna anche nei centri commerciali del territorio in periodi e orari frequentati proprio dai villeggiatori". 

Tra le esperienze proposte, c'è "Conoscere per promuovere", un corso di formazione sulle ricchezze e i servizi culturali della città di Montevarchi rivolto ai commercianti del comune. L'esperienza, prima nel suo genere, ha dimostrato l'interesse verso tali occasioni di formazione da parte dei commercianti, che spesso sono i primi a rispondere alle domande dei turisti su cosa offre il territorio. L'Accademia, inoltre, ha avviato un confronto con le strutture ricettive del territorio, e i suggerimenti dei titolari di hotel, bed and breakfast, agriturismi e campeggi sono stati basilari per individuare un orario estivo che fosse più consono alle esigenze dei turisti, per sperimentare servizi come i laboratori in lingua inglese rivolti alle famiglie di turisti da giugno ad agosto, o attivare la vendita di biglietti ridotti presso le strutture ricettive.

"Questi primi due anni di sperimentazioni costituiscono quindi una base certa di riflessione sul potenziale dei musei nello sviluppo turistico del Valdarno. I musei – conlcudono i responsabili – possono offrire ciò che sempre più i turisti, soprattutto in Toscana, cercano: l'esperienza, il racconto, ma anche l'accoglienza familiare". 

 

Questo potenziale, ma anche obiettivo, può e deve essere sviluppato necessariamente sulla base di un confronto con gli altri soggetti che operano sul territorio – associazioni, istituzioni culturali, imprese, tour operator, amministrazioni, etc. – perché dall’esperienza maturino consapevolezza e partecipazione delle comunità.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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