26, Maggio, 2024

Il Movimento 5 Stelle contro Sei Toscana: “La gestione dei rifiuti è un disastro”

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Il 31 agosto è in programma la riunione del Cda di Sei Toscana per l’approvazione del nuovo piano industriale. “A ridosso di quest’importante appuntamento – dicono gli esponenti regionali di M5S – ci troviamo dinanzi a uno scenario tutt’altro che rassicurante. Debiti, ingerenze aziendali e mancate tutele dei lavoratori”

Punta il dito contro la gestione di Sei Toscana, il Movimento 5 Stelle della Toscana e del Valdarno. Il consigliere regionale pentastellato Giacomo Giannarelli, in una conferenza stampa insieme al deputato Luca Migliorino e all'avvocato valdarnese Donella Bonciani, ha messo in luce quelle che il M5S ritiene le criticità del servizio, alla vigilia la riunione del Cda di Sei Toscana per l’approvazione del nuovo piano industriale, in programma venerdì 31 agosto.

"Tariffe tra le più care d’Italia, servizio pessimo: la gestione dei rifiuti a Siena, Arezzo e Grosseto è un disastro", è l'attacco dei pentastellati.  “Il gestore – spiega Giannarelli – ha un contratto fino al 2034, con un appalto da circa 3,5 miliardi di euro, scarica ogni costo facendo lievitare le tariffe imposte ai cittadini, opera in condizioni di monopolio e non deve affrontare alcun rischio d’impresa. Eppure Sei è riuscita a maturare un disavanzo di circa 4,5 milioni. Ci domandiamo come sia possibile e vorremmo che i vertici della società spiegassero questo disastro ai cittadini”.

Anche sulla linea da seguire nelle scelte aziendali, il M5S chiede al gestore un cambio di direzione rispetto al percorso intrapreso. “Le parole dell’Ad Marco Mairaghi riguardo la necessità di puntare sui cassonetti 'intelligenti' a discapito di un investimento sul porta a porta – prosegue Giannarelli – ci hanno lasciati basiti: non solo si tratta di un errore madornale, come ampiamente dimostrato dai numeri legati a costi e risultati, ma non è neppure lontanamente nelle competenze del gestore, che dovrebbe limitarsi a svolgere il proprio compito senza interferire su scelte di completo appannaggio delle istituzioni e degli organi preposti. Sindaci fino a oggi troppo silenti. Stessa linea adottata da Ato, realtà che avrebbe dovuto rivendicare il proprio ruolo di ente regolatore e controllore. In compenso, sono stati sempre bene attivi i partiti, con manovre sotto traccia e politici passati di poltrona in poltrona, mentre il servizio diveniva sempre più costoso e inefficiente”.

C'è poi il nodo lavoratori. “La politica contrattuale del gestore dei rifiuti fatta di blocchi, licenziamenti e concrete possibilità di dover subire variazioni di stipendio al ribasso – sottolinea il deputato del M5S, Luca Migliorino – è contraria ai principi di buonsenso imposti dal decreto Dignità. Atto che è stato strumentalizzato da chi aveva la sola intenzione di penalizzare i lavoratori scaricando la responsabilità sul governo. Un modo di fare che mortifica la vita di centinaia di famiglie e che non può essere tollerato”. Secondo M5S, il ventilato passaggio di alcuni lavoratori sotto la gestione delle coop sociali ha in sé limiti oggettivi. “Le attività che possono essere svolte dalle coop – spiega l’avvocato Donella Bonciani – sono molte. Tuttavia, l’oggetto di un’eventuale convenzione sembra non poter essere costituito dall’esecuzione di lavori pubblici, né dalla gestione di servizi pubblici locali di rilevanza economica. Così come indicato dalla delibera 32 dell’Autorità nazionale anticorruzione”.

Secondo il Movimento 5 Stelle, la soluzione è tornare ai comuni: “Occorre – conclude Giannarelli – dar vita a un nuovo piano regionale che superi gli interessi dei proprietari d’inceneritori e discariche, attribuendo ai comuni solo le funzioni di raccolta e spazzamento con un controllo diretto dei cittadini”. 

E i capogruppo valdarnesi del M5S aggiungono: “Sei Toscana decide di risparmiare sul lavoro per investire sui 'cassonetti intelligenti' che comporteranno spese iniziali e di manutenzione notevoli. Invadendo peraltro la sfera di competenza di Ato. Quello che troviamo imbarazzante è il silenzio dei sindaci locali sulla vicenda”. 

Il video della conferenza stampa. 

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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