L’incontro si è tenuto al cinema teatro Masaccio di San Giovanni. Presenti, tra gli altri, l’onorevole Elisa Simoni, il sindaco Maurizio Viligiardi, l’assessore Barbara Fabbri, la consigliera regionale Valentina Vadi, il segretario del Pd di Cavriglia Francesco Ruscelli
Sono stati i temi legati alla giustizia al centro dell'incontro tenutosi al cinema teatro Masaccio di San Giovanni tra il Ministro di Grazia e Giustizia Andrea Orlando e gli studenti delle terze, quarte e quinte classi dell'Isis Valdarno e dell'Istituto Giovanni da San Giovanni.
Presenti, tra gli altri, l'onorevole Elisa Simoni, il sindaco Maurizio Viligiardi, l'assessore Barbara Fabbri, la consigliera regionale Valentina Vadi, il segretario del Pd di Cavriglia Francesco Ruscelli.
Il primo a prendere la parola è stato il sindaco di San Giovanni che ha presentato il Ministro di Grazia e Giustizia.
Andrea Orlando si è subito rivolto agli studenti introducendo il tema: "La legalità è la conseguenza delle leggi e le leggi sono la conseguenza di un processo democratico che si realizza attraverso la partecipazione. Il problema più grosso che noi attraversiamo in questa fase storica è che una parte della popolazione sia sempre meno coinvolta nelle discussioni, nei percorsi che portano a definire le leggi. C'è stato in questi ultimi decenni uno scollamento tra rappresentanti e rappresentati, tra chi dovrebbe andare a votare e chi è votato. E il voto è una grandissima conquista frutto di lotte molto dolorose".
Il Ministro di Grazia e Giustizia, poi, ha chiamato in causa gli studenti presenti e i giovani in generale: "Io credo che la vostra generazione ha il compito di rilanciare quella costruzione democratica che in qualche modo si è interrotta da qualche anno. La costruzione democratica significa la possibilità di riaffermare diritti fondamentali".
"Secondo la Costituzione la Repubblica ha il compito di ridurre le differenze di carattere sostanziale che esistono nella società. Lo strumento per mettere in moto questo meccanismo è l'accesso al lavoro, lo stato sociale, la scuola pubblica. Questi strumenti riescono a realizzare la giustizia di carattere sostanziale".
Le domande che gli studenti hanno rivolto al Ministro hanno riguardato l'attualità: dalle pene alternative, per i reati minori, che sono passate da 12.000 a 40.000, alla legittima difesa: "I casi sinora sono stati assolti o archiviati. Quello che io ritengo sbagliato è pensare che si possa affidare ai cittadini la tutela della loro sicurezza: è pericoloso. Negli Stati Uniti dove si è seguita questa strada dando le armi alla gente c'è un tasso di omicidi che è 30 volte quello che c'è in Italia. La rapine non sono diminuite ma sono aumentati gli omicidi. Io sono per togliere le armi ai delinquenti e non per darle ai cittadini. Credo che debbano averle solo le forze di polizia perchè sono quelle che le sanno utilizzare".