Gli appartenenti al Meet Up di San Giovanni prende posizione sulla situazione della sanità
"In questi giorni si discute sulla mancata attuazione dell'unione sanitaria di valdarno fiorentino ed aretino, al fine di garantire una solidità ai presidi Serristori e Santa Maria alla Gruccia delle due province. Nel frattempo la regione Toscana ha rigettato la richiesta di 55.600 cittadini, che avevano espresso la volontà di partecipare con un referendum popolare alle decisioni inerenti la sanità pubblica della nostra Regione, già vessata dagli anni di austerità, che hanno ridotto nella sola USL8 il numero di posti letto totali da 834 a 742 mentre il processo di privatizzazione incalza".
"Tommaso Pierazzi sottolinea la gravissima sottrazione dei direttori di Unità Operativa in settori strategici come ad esempio: la rianimazione del Valdarno, affidata ad un sostituto, e bloccata in una situazione di stallo, non potendo procedere al concorso per la sostituzione, che è stato già bandito da anni ma è tuttora fermo in quanto il primario in carica è stato trasferito ad Arezzo. La direzione di presidio della Gruccia, in quanto il direttore del PO Valdarnese è stato nominato ad interim direttore del presidio di Arezzo in sostituzione della precedente incaricata reggendo ad oggi due dei maggiori presidi della ex ASL 8 peraltro in assenza di un concorso di nomina. La ostetricia e ginecologia del Valdarno, che ha visto emigrare ancora una volta verso il Presidio di Arezzo, il direttore del reparto, che ha assunto il comando dell'ostetricia e ginecologia aretina, ancora una volta senza concorso e reggendo due strutture di grosso impegno professionale e meritevoli di una presenza fissa e non saltuaria. La cardiologia del Valdarno: dal pensionamento del direttore avvenuto il 01/08/2014 il reparto di cardiologia è retto da un sostituto, confermato e prorogato ben oltre il limite contrattuale di un anno, lasciando il dubbio anche sulla futura sopravvivenza di questa struttura come unità complessa ed elevata dignità professionale. Mentre all'opposto, la nomina del direttore di ortopedia in Valdarno, effettuata con regolare concorso pubblico ha dato lustro e visibilità ad un reparto fondamentale per la popolazione della nostra vallata, a conferma che la presenza di un direttore nominato secondo le leggi dello stato rafforza le strutture".
"E’ per questo – incalza Tiziano Mugnai – che chiediamo di ricollocare nella sanità del Valdarno i direttori impropriamente trasferiti ad Arezzo, dando un tangibile segnale alla popolazione che non ci saranno perdite di offerta sanitaria in questa parte della Provincia, nonché di specificare quale sarà il progetto per i prossimi anni, avendo già perso l'anatomia patologica a beneficio del presidio principale della provincia. L'Ospedale della Gruccia non deve continuare ad essere serbatoio da cui attingere, ma deve tornare ad essere faro della salute dei cittadini valdarnesi, pur in una rete di competenze afferenti alla ex Asl".