Due visite guidate, a febbraio, per vedere da vicino il nuovo mammutthus meridionalis, ritrovato e portato alla luce la scorsa estate al Tasso. Intanto continua la campagna di raccolta fondi per il restauro, a cura del Museo Paleontologico di Montevarchi
Aprirà le porte al pubblico, per la prima volta, il laboratorio di restauro allestito per il Mammut del Tasso, l'esemplare di elefante fossile scoperto e portato alla luce la scorsa estate in un terreno nella frazione del comune di Terranuova. Dopo averlo 'staccato' da quella che è stata la sua sepoltura per un milione e mezzo di anni, il fossile è stato infatti portato in un laboratorio attrezzato appositamente per il suo restauro, a San Giovanni.
Tutta l'operazione è a cura del Museo Paleontologico di Montevarchi e della Soprintendenza, che insieme all'Università avevano curato anche lo scavo sul luogo del rinvenimento. Ora, dunque, il mammut è al centro di un restauro che comprende l’eliminazione del “pane di terra”, la pulitura dettagliata, la prosecuzione del consolidamento già iniziato in fase di scavo, l’integrazione delle parti abrase. Una volta completato il restauro, sarà collocato nelle Sale del Museo Paleontologico di Montevarchi.
Chi però non vuole aspettare ancora per vederlo di persona, potrà approfittare di due occasioni preziose: sabato 3 e domenica 25 febbraio, infatti, sarà possibile partecipare a due visite guidate dentro il laboratorio, ammirare in anteprima il Mammuthus meridionalis in tutta la sua grandezza e vedere il “dietro le quinte” dell’operazione di recupero e musealizzazione più importante del Valdarno nell’ultimo anno. Il costo della visita è di 3 euro, che andranno completamente a finanziare i lavori di restauro. Per informazioni e prenotazioni si può scrivere a paleo@accademiadelpoggio.it, oppure chiamare lo 055.981227.
