26, Dicembre, 2024

Il giorno dopo, bilancio della situazione. La sindaca: “Nessun danno importante”. Criticità sulla comunicazione della prima piena

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È stata soprattutto la prima ondata di piena dell’Arno, di ieri mattina, a sorprendere il Valdarno. Giulia Mugnai sulla stessa linea dell’onorevole Elisa Simoni: “Non avvertiti tempestivamente”. L’assessore regionale Fratoni: “C’era codice arancione”

Alla fine il bilancio di una domenica difficilissima conta pochissimi danni, sul territorio di Figline e Incisa: l'Arno in piena al mattino ha tracimato nella zona del vecchio campo sportivo, storicamente soggetta a questo tipo di eventi, portando problemi solo a una fabbrica che si trova in parte sotto il livello dell'acqua. 

La seconda ondata di piena, in nottata, ha superato Figline e Incisa con livelli leggermente inferiori a quelli del mattino, senza creare ulteriori problemi. I corsi d'acqua del reticolo minore hanno invece tenuto per l'intera giornata, nessuna esondazione né nella temuta zona di Ponterosso, né del Resco e degli altri borri.

Un bilancio che però porta con sé anche qualche polemica sul fronte della comunicazione fra enti. Perché la prima piena, quella del mattino, è arrivata in Valdarno senza che fosse annunciata in tempo, come è invece accaduto per quella della sera. Critiche si sono levate ieri dall'onorevole Pd Elisa Simoni: “È assurdo che il territorio che ospita le casse di espansione che mettono in sicurezza Firenze, non sia a sua volta messo in sicurezza. Vasti territori del Valdarno rischiano piene alluvionali perché la messa in sicurezza è in ritardo e le opere previste hanno tempi di realizzazione biblici. E, spesso, gli interventi dei comuni sono in attesa di pareri della Regione” ha aggiunto. 

“Inoltre, ancora più assurdo è il non riuscire a gestire quegli che sono eventi ordinari per la stagionalità. I sindaci del Valdarno non sono stati avvertiti tempestivamente dell'arrivo della piena, presumibilmente per l'apertura della diga. Questo è molto grave e sarà necessario indagare le responsabilità. Ora, ovviamente, l'attenzione deve concentrarsi nella gestione delle conseguenze delle precipitazioni previste per le prossime ore” ha concluso Elisa Simoni. La sindaca di Figline e Incisa Giulia Mugnai ha confermato queste dichiarazioni: "Per il mattino non avevamo avuto comunicazioni della piena, eravamo in stato di allerta per il codice arancione, con controlli costanti ai corsi d'acqua, ma non ci era stata comunicata l'ondata di piena, come invece è avvenuto in serata". 

 

 

La Regione Toscana ha affidato a una nota dell'assessore regionale Federica Fratoni la replica a queste dichiarazioni: "In riferimento a quanto affermato dall'onorevole Simoni – sottolinea Fratoni – mi corre l'obbligo di fare alcune precisazioni per quanto di competenza della RegioneToscana. La comunicazione di allerta meteo arancione per la giornata di domenica è stata diramata sabato 5, alle ore 12.57 a tutti gli enti destinatari previsti dalla procedura di Protezione civile (Province, Prefetture, Città Metropolitana), i quali a loro volta sono tenuti a informare gli ulteriori livelli istituzionali. La struttura regionale ha presidiato l'evolversi della situazione, garantendo massimo supporto alle amministrazioni locali coinvolte".

"Rispetto ai paventati ritardi nella realizzazione delle opere – ha aggiunto Fratoni – dichiaro la piena disponibilità a verificarne le cause e a rimuovere gli ostacoli. Al momento, tuttavia, non mi risulta che questi siano imputabili a lungaggini degli uffici regionali. Ricordo, semmai, che proprio la Regione Toscana si è dotata fin dal 2011 di una legge specifica, la n. 35, per sostituirsi alle amministrazioni inadempienti nella realizzazione di opere indispensabili per la messa in sicurezza del territorio".

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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