Il Comitato del No di Rignano festeggia per il risultato nazionale: “Risultato opposto a livello locale, ma abbiamo tenuto. Il campanilismo è stato determinante. La grande partecipazione, bellissimo esempio di democrazia”.
A Rignano sull'Arno, paese del premier Matteo Renzi, il comitato del No festeggia, sebbene anche qui, come nel resto del Valdarno – ad eccezione di Laterina – abbiano prevalso i sì.
"Festeggiamo – si legge in una nota – per la netta e inequivocabile vittoria dei contrari alla revisione costituzionale a livello nazionale, 59% – 41%. L’incredibile affluenza (65%) attesta senza dubbio l’eccezionale attenzione e amore del popolo italiano verso la propria Carta Costituzionale. Un risultato così ampio, unito ad una così vasta partecipazione, dimostra, ancora una volta, come le modifiche costituzionali siano possibili solo al prezzo di una vera e sana dialettica tra tutte le forze politiche e sociali del paese e non attraverso una forzatura dettata dalla maggioranza di Governo del momento".
Ma i risultati a livello locale hanno visto il prevalere dei favorevoli: "Guardando nel nostro contesto locale, constatiamo l’allinearsi di Rignano, al pari dei comuni limitrofi, al risultato opposto rispetto al risultato nazionale (circa 60% Si – 40% No) e riteniamo che la peculiarità della nostra zona, terra natia di Matteo Renzi, abbia sicuramente spostato molti voti per un puro spirito campanilistico. Nonostante ciò fin dalle prime giornate di raccolta firme, lo scorso aprile, il nostro Comitato ha colto molta voglia di partecipare attivamente al tentativo di bloccare questa riforma costituzionale e l’eccezionale risultato raggiunto con la raccolta firme, molto più alto di quello richiesto nel nostro comune, ha mostrato un paese pieno di energie da mettere a disposizione per la campagna referendaria. Non abbiamo paura di dire di aver fatto un ottimo lavoro, frutto di una splendida collaborazione tra forze politiche locali (Sinistra di Rignano e Rignano Passione in Comune), forze politiche nazionali (Possibile, Rifondazione, Sinistra Italiana) e liberi cittadini di ogni orientamento politico, coordinatesi sotto l’ombrello dell’ANPI Rignano-Reggello, al fianco e alla testa del Comitato fin dalla sua creazione".
"Due considerazioni vorremmo fare – prosegue il Comitato del No – la prima è che il nostro “argine” del 40% non ha ceduto nonostante l’aumento di affluenza potesse, a nostro avviso, portare ad un dilagare del SI a livello rignanese e la seconda sulla distribuzione del voto tra Rignano centro, la vallata di Troghi, Cellai e San Donato e le sezioni di Torri e Rosano. Sul primo punto crediamo che il nostro lavoro costante e continuo abbia fatto si che il NO “tenesse botta” a Rignano, mentre sul secondo punto sembra che il NO si avvicini più alla parità nella vallata troghigiana (dove finisce 54.5% a 45.5%), trovi l’equilibrio nel capoluogo (59%-41%) e si allontani nel feudo di Torri e a Rosano (62%-38%)".
"Vogliamo ringraziare tutti gli elettori rignanesi che – conclude la nota – ieri si sono recati in massa alle urne, dando un bellissimo esempio di democrazia e vorremmo proseguire questo percorso iniziato insieme con altre iniziative e altre battaglie. Per adesso però, festeggiamo la vittoria".