19, Novembre, 2024

Il canile sanitario in funzione forse da settembre, i comuni firmano gli accordi con Asl8 e Asl10

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Via libera in Consiglio comunale a San Giovanni allo schema di convenzione per la gestione della struttura, che sarà affidata alla Asl10. Costruita accanto al canile di Forestello, garantirà cure e pratiche sanitarie per gli ospiti del canile e non solo

Dovrebbe aprire fra settembre e ottobre, dopo anni di attesa, il canile sanitario del Valdarno. La struttura, che affiancherà il canile di Forestello gestito da Enpa (e aperto già dal 2008), consiste in un edificio attrezzato per le funzioni sanitarie, con ambulatorio e sala operatoria, che possa occuparsi di vari compiti, dai vaccini fino alle sterilizzazioni, e che fosse a disposizione del canile ma aperto anche all’esterno.
 
Per questa opera pubblica bloccata per anni da ritardi burocratici e da un problema durante la costruzione con la ditta appaltatrice, ora finalmente sembra arrivata la svolta. A febbraio la Conferenza dei sindaci del Valdarno aveva affidato al comune di Cavriglia il ruolo di capofila nell'organizzazione della struttura sanitaria, con l’obiettivo di tenere i rapporti con la Asl8 e la Asl10, che gestiranno il canile sanitario. 
 
Ora la Conferenza dei sindaci ha approvato lo schema di gestione e manutenzione delle strutture del canile sanitario, e nei vari consigli comunali le convenzioni vengono sottoposte all’approvazione. Nel consiglio di San Giovanni c’è già stato il via libera. L’obiettivo è di arrivare entro la fine dell'estate all’apertura questo importante servizio, chiudendo così una questione che si stava trascinando ormai da troppo tempo.
 
L’accordo regola in particolare i rapporti fra i comuni, enti che hanno finanziato la struttura, la Asl 8 di Arezzo e la Asl 10 di Firenze: sarà quest’ultima ad occuparsi della Direzione sanitaria, ma a precise condizioni dettate nei protocolli.  
 
Stabilita anche la suddivisione dei costi, in base a criteri che tengono conto della popolazione residente: i comuni che hanno fatto l’investimento inziale per la costruzione (tutto il Valdarno aretino, più Figline e Incisa e il comune di Reggello) contribuiranno con venti centesimi ad abitante; se vorranno utilizzare la struttura, invece, pagheranno quaranta centesimi ad abitante tutti gli altri comuni. Tra questi potrebbero esserci Rignano, Pontassieve e alcuni comuni del Chianti fiorentino.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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