20, Aprile, 2024

“Il cielo cade ancora? Gli Einstein, storia di una tragedia”. Una mostra racconta il 1944 e la strage del Focardo

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Dal 1 al 10 febbraio una mostra per la Giornata della Memoria a Certaldo con il patrocinio del Comune di Rignano: gli Einstein riposano infatti nel piccolo cimitero della Badiuzza, nel territorio rignanese, poco lontano da dove furono trucidati dai nazifascisti

Si chiama “Il cielo cade ancora? Gli Einstein, storia di una tragedia”, la mostra fotografica che, nell’ambito delle iniziative per il giorno della Memoria, sarà inaugurata il 1 febbraio a Certaldo, con il patrocinio del comune di Rignano. Una mostra, accompagnata anche da testi e materiale video, che racconta i tragici eventi del 1944 che si svolsero a Firenze e dintorni, e che sarà visitabile fino a domenica 10 febbraio.

Interverranno all'inaugurazione Giacomo Cucini, Sindaco del Comune di Certaldo, Sonia Tinuti, Assessore del Comune di Rignano, Franco Belli del Comitato della Memoria, Paolo Banci dell’ANPI sezione di Rignano Reggello e Yuri Furiesi dell’ANPI sezione di Certaldo. Saranno presenti gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Certaldo. All’iniziativa parteciperà anche l’autrice del libro “Il cielo cade” che racconta i mesi di convivenza con i nazisti, durante la ritirata dell’esercito tedesco, visti con gli occhi di un’adolescente.

“La villa del Focardo che ospitava il comando tedesco oltre che i proprietari, i coniugi Einstein, fu teatro dell’atroce vendetta chiesta da Hitler ai suoi soldati nei confronti del famoso fisico, fuggito dalla Germania, esule negli Stati Uniti. Furono trucidate la moglie e le figlie di Robert, cugino di Albert Einstein. Lo documenta un biglietto trovato il giorno dopo nel giardino della villa, in cui si legge che i membri della famiglia erano stati condannati “in quanto rei di tradimento e giudei”. Si salvarono le nipoti che portavano un altro cognome, ed il marito Robert che si era unito ad un gruppo di partigiani": ma si uccise l'anno successivo, non resse il peso dello sterminio della propria famiglia.

"La villa del Focardo fu incendiata dopo l’eccidio e successivamente ricostruita. Numerosi sono gli eccidi compiuti dalle truppe naziste in ritirata ma questo risulta particolarmente gratuito; l’esercito americano giunse a Rignano il 4 agosto, inoltre la guerra era palesemente persa”, raccontano i curatori della mostra.

“La Giornata della Memoria ha lo scopo di mantenere la memoria, di non dimenticarsi di quello che è stato e di cos’è accaduto, con l’accortezza di attualizzare i temi – spiega Franco Belli, coordinatore del Comitato della Memoria – dobbiamo far sì che la memoria, oltre a ricordare e celebrare, sia una memoria attiva sull’oggi e sui problemi attuali, quali le migrazioni, creando un parallelismo con i fatti del 1944”. “Con questa iniziativa amministrazione comunale e le associazioni ricordano l’Olocausto ma non solo – dice l’Assessore Clara Conforti – anche oggi purtroppo la discriminazione e le ingiustizie sono presenti. La Giornata della Memoria è il momento nel quale, facendo memoria, si guarda educano le giovani generazioni a guardare con occhio critico al presente per evitare che le tragedie del passato possano ripetersi in futuro”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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