“Non assolve il ruolo di neutralità ed imparzialità tra le varie forze politiche del consiglio comunale”: questa la motivazione che ha indotto Roberto Renzi, Forza Italia – Udc, Simone Lombardi, Idea Comune, Valentina Trambusti, Salvare il Serristori, Piero Caramello, Percorso Comune a presentare una mozione di sfiducia nei confronti di Cristina Simoni
"Non assolve il ruolo di neutralità ed imparzialità tra le varie forze politiche del consiglio comunale" e per questo motivo i consiglieri Roberto Renzi, Forza Italia-UdC, Simone Lombardi, Idea Comune, Valentina Trambusti, Salvate ill Serristori, e Piero Caramello, Percorso Comune, hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti del presidente del consiglio comunale di Figline e Incisa Cristina Simoni.
"Dall’inizio della Consiliatura si sono verificati numerosi episodi oggetto di contestazione e critica da parte degli scriventi in merito ai comportamenti e alle decisioni assunte dal Presidente del consiglio comunale sia in sede di consiglio che durante le commissioni consiliari permanenti quale l’ufficio di presidenza. Numerose sono state le richieste inviate al Presidente e tuttora inevase, chiedendo la tutela delle minoranze ed il rispetto dei diritti dei consiglieri quali a titolo di esempio le richieste di accesso atti o la pubblicazione degli orari di ricevimento dei gruppi consiliari".
"Sovente i lavori delle commissioni consiliari sono stati convocati senza appropriata calendarizzazione, a volte sovrapponendo le diverse Commissioni e impedendo di fatto la partecipazione alle stesse. Le Commissioni di garanzia sono state addirittura tolte. È stato negato un consiglio comunale aperto nonostante le forze di minoranza avessero presentato tale richiesta a seguito di una raccolta firme inviata direttamente al Presidente il 19 Maggio 2015. Il ruolo del Presidente del consiglio comunale dovrebbe essere super partes rimanendo fuori dalle logiche politiche, avendo come unico obiettivo quello di garantire il corretto svolgimento dei lavori".
I consiglieri, infine, concludono: "Fin dai primi mesi della consiliatura si è potuto constatare la difficoltà del Presidente Simoni ad assumere posizioni rigide nei confronti della maggioranza sentendosi a nostro giudizio più un’appendice della stessa. A tal proposito è utile ricordare la seduta del 27 Novembre 2014 in cui il Presidente Simoni ha abbandonato i lavori del consiglio comunale in osservanza alle indicazioni del suo partito dimostrando la totale mancanza di serenità nel ricoprire il ruolo affidatole".
"Le opposizioni chiedono che venga eletto un nuovo Presidente del Consiglio in grado di essere garante e promotore di una nuova fase in cui la maggioranza amministri la Comunità nel rispetto e col dialogo tra tutte le forze politiche".