23, Aprile, 2024

“Happy Night Good Lucky Day”: progetto per prevenire le dipendenze dei giovani

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Il progetto, coordinato dal Ser.T Valdarno con il sostegno della Conferenza zonale dei Sindaci vede la partecipazione dell’Associazione Valdarnese di Solidarietà, dell’Associazione IdeAzione, della Misericordia Valdambra e della Cooperativa Agreement Onlus

“Happy Night Good Lucky Day”, ovverosia monitoraggio e prevenzione per il consumo di droga e alcol tra i giovani. Il progetto coordinato dal Ser.T Valdarno con il sostegno della Conferenza zonale dei Sindaci quest'anno vede la partecipazione dell’Associazione Valdarnese di Solidarietà, dell’Associazione IdeAzione, della Misericordia Valdambra e della Cooperativa Agreement Onlus. In concreto si è trattato di un'attività a stretto contatto con i ragazzi, davanti alle discoteche, ai bar e ai pub: molti si sono volontariamente sottoposti a test e alcotest.

Il quadro che emerge è quello di giovani spesso inconsapevoli dei rischi legati all'assunzione di droga e alcol, che conoscono però i pericoli che tale assunzione può causare mentre si è alla guida dell'auto, e che non sono capaci di esprimere e gestire i propri sentimenti. Dato preoccupante l'aumento della cocaina con abbassamento dell'età media di chi la usa.

"Happy Night è un progetto che ormai da alcuni anni sosteniamo come Conferenza Zonale dei Sindaci del Valdarno – ha dichiarato il presidente Viligiardi – e in cui crediamo fermamente per l’importanza che riveste nella prevenzione delle dipendenze nel mondo giovanile. Il coinvolgimento attivo dell’associazionismo del territorio poi, crea maggior valore al progetto, contribuendo a ‘fare rete’ con le amministrazioni e il servizio pubblico".

Il progetto prevede la sinergia tra servizio pubblico, amministrazioni locali e mondo dell'associazionismo per creare una rete di persone che possa coordinare gli interventi, studiare gi elementi di novità nei comportamenti dei giovani, prevenire le dipendenze.
 
Donatella Bonechi, Ser.T Valdarno: “Spesso c'è una scarsa percezione del rischio. Importante è dunque interagire con i giovani per sviluppare la loro capacità critica. Il campo della prevenzione è difficile: si può cercare di far riflettere i giovani sul problema solo avvicinandoli nel loro mondo con metodologie nuove”.

Giovanni Bigi, Associazione valdarnese di solidarietà: “Abbiamo iniziato con tale tipo di attività nei primi anni 2000 e ci crediamo perché abbiamo visto i risultati. Dai nostri test è emerso che spesso i ragazzi sono inconsapevoli dei rischi che comportano alcol e droga e che sono incapaci di gestire i propri sentimenti. È emerso anche che non conoscono i progetti di recupero se non per sentito dire e che non sanno cosa sia la tossicodipendenza. Un altro aspetto è l'esplosione del consumo di cocaina, con danni irreparabili”.

Monica Panichi, Associazione Ideazione, l'associazione che dal 2013 porta avanti a Terranuova il progetto per prevenire di disagio: “Abbiamo curato il progetto Farenight: quattro operatori di strada al lavoro per tutto l'anno nei pressi dei locali di Terranuova distribuendo materiale informativo e alcoltest. Avviamo poi svolto una ricerca, culminata in un convegno, dalla quale è emerso che la sostanza più usata è la cannabis e che è in crescita l'uso della cocaina, con un abbassamento dell'età media. Inoltre c'è molta ignoranza sul tema delle malattie trasmissibili per via sessuale mentre c'è una certa consapevolezza sulla relazione fra alcol e guida, anche se poi tanti si mettono ugualmente alla guida dopo avere bevuto”.

L'esperienza della Misericordia della Valdambra invece si è incentrata sulla sicurezza stradale con la consegna di alcoltest.

 

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