23, Aprile, 2024

Hanno preso il via le iniziative per il 25° anniversario della morte di don Marino Papi. Coinvolta un’intera comunità

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La Parrocchia di Santa Teresa del Bambino Gesù di Ponte alle Forche e i Circoli Arci di Ponte alle Forche e di Porcellino hanno organizzato tre giorni di appuntamenti da venerdì fino a domenica. Tante le persone intervenute all’ incontro con Monsignore Gastone Simoni, Vescovo emerito di Prato

Un'intera comunità unita dal filo dei ricordi e dell'affetto nutrito nei confronti del proprio parroco. La Parrocchia di Santa Teresa del Bambino Gesù di Ponte alle Forche e i Circoli Arci di Ponte alle Forche e di Porcellino hanno, infatti, organizzato tre giorni di iniziative per ricordare don Marino Papi, nel 25° anniversario della morte avvenuta il 16 maggio 1991.

"Noi – scrivono gli organizzatori – che abbiamo quasi tutti conosciuto di persona don Marino e lo abbiamo stimato e amato, siamo ormai avanti con gli anni. Ancora però ne serbiamo la memoria e con grande affetto e gioia gli mostriamo gratitudine per i quasi trent’ anni di attività pastorale trascorsi tra la gente di Ponte alle Forche e Porcellino. Certamente ognuno di noi lo ricorda attraverso i tanti momenti personali di incontro che hanno lasciato una traccia profonda nella nostra vita; ma ora, facendo riferimento alla sua opera, vogliamo ricordarlo anche in maniera comunitaria in occasione del venticinquesimo anniversario della sua scomparsa. Ci auguriamo così che anche le persone più giovani che non lo hanno conosciuto possano rilevare e apprezzare il valore e lo spessore della sua figura di parroco”.

Dopo l'incontro con Monsignore Gaetano Simoni, Vescovo emerito di Prato, avvenuto venerdì venerdì 13 maggio, nei locali della parrocchia, gli appuntamenti continuano sabato e domenica.
 

Intanto nel primo incontro il Vescovo Simoni, compaesano ed amico di don Marino, ha parlato della sua vita sacerdotale, vissuta completamente a servizio della comunità di Ponte alle Forche e Porcellino, ma soprattutto della sua profondità interiore e della sua grande fede. Tra le tante testimonianze, poi, quelle di tanti cittadini, dei presidenti dei Circoli Arci delle due località e del parroco don Francesco Rosi che ha letto una lettera di don Foresto Bagiardi, per tantissimi anni parroco di San Cipriano e Santa Barbara, suo amico e compagno di viaggio, diventati sacerdoti lo stesso anno.

Don Marino è stato parroco della chiesa di Santa Teresa del Bambino Gesù di Ponte alle Forche dall’ 11 novembre 1962 al 16 maggio 1991, giorno della sua scomparsa.

Scrive Franco Giunti: "Al suo arrivo nella parrocchia (quasi duemila abitanti), alla periferia di San Giovanni Valdarno, c’erano povertà e miseria e il tessuto sociale lacerato da lotte sociali e politiche. Una comunità da pacificare e formare, una identità paesana da creare, motivare e incoraggiare come mezzo per uno sviluppo urgente e improrogabile. Da qui parte il grande impegno di don Marino vicino alle famiglie, in gran parte di operai e di alcuni piccoli ma vivaci artigiani. Quest’opera don Marino l’ha svolta non solo con la “Parola del Prete”, ma anche con la testimonianza di vita, facendosi anche lui operaio fra gli operai e paesano tra paesani, ma soprattutto rivolgendo la propria attenzione verso i giovani".

"Infatti, quando il calcio era per molti ancora un sogno, fonda una squadra di calcio, la Fulgor Mazzola Neri – contonua Giunti – senza avere un campo sportivo: allenamenti e campionato di seconda categoria dilettanti si svolgono al Neri, a 10 chilometri di distanza e crea il Circolo Parrocchiale Anspi, punto straordinario di incontro e di ritrovo. Dopo vari tentativi, negli ultimi anni della sua vita, riesce a realizzare un campo sportivo adiacente alla canonica ed a far progettare la ristrutturazione della chiesa, rimasta, per la scomparsa, sulla carta. La vicinanza al mondo giovanile e allo sport gli è stata riconosciuta, tanto da essere incaricato per molti anni e fino alla morte, di assistente ecclesiastico, prima a livello diocesano e poi a livello regionale, dell’ Anspi (Associazione Nazionale San Paolo Italia), che più di altre rappresenta il mondo sportivo cattolico a livello nazionale".

Franco Giunti termina ricordando ancora la figura del sacerdote: "Originario di Castelfranco di Sopra, nei 29 anni trascorsi a Ponte alle Forche, ha dato testimonianza di assoluta generosità, di grande amore per tutti, del dono totale della sua vita alla comunità attraverso la presenza mai venuta meno, il suo esempio di preghiera e di vita interiore, la sua instancabilità. Per questo, a distanza di 25 anni dalla morte, molti e in particolar modo i giovani di allora, lo ricordano con grande stima e affetto".

 

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