28, Marzo, 2024

Guado del Cesto inutilizzabile, il Comune è d’accordo con i cittadini: “I lavori sono stati una beffa anche per noi”

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Guado del Cesto inutilizzabile, Fiab e Gruppo Podisti Resco organizzano un flash mob. Il Comune annuncia di essere con i cittadini per il ripristino del passaggio: “Quest’opera è una beffa anche per noi. Giusto chiedere intervento Regione”.

Fiab Valdarnoinbici e il Gruppo Podisti Resco organnizzano un flash mob – Basta Guardare, è l'ora di guadare! – per chiedere un attraversamento sul Cesto e rendere nuovamente fruibili gli argini dell'Arno. Oggi la presa di posizione dell'amministrazione comunale che sottolinea: "I cittadini hanno ragione, siamo al loro fianco".

Al centro delle critiche negli scorsi mesi è finita inevitabilmente anche la giunta per l'esito dei lavori realizzati nel tratto. Adesso però la sindaca Giulia Mugnai prende nuovamente posizione: “Quest’opera è una beffa anche per noi, ma è bene chiarire che l’amministrazione finora ha fatto tutto quello che poteva per ripristinare il passaggio. Giusto chiedere l'intervento della Regione”.

"Negli ultimi dieci giorni – sottolinea Mugnai – abbiamo nuovamente sollecitato, e continueremo a farlo senza sosta, il Genio civile e il Consorzio di Bonifica affinché garantiscano una soluzione progettuale efficace. Si tratta di un’opera importante non solo per il nostro Comune, ma anche per valorizzare l’investimento che la Regione porta avanti per la realizzazione della Ciclopista sull’Arno, che interesserà anche quel tratto. Una questione sulla quale il nostro Comune non ha competenza diretta e sulla quale aspettiamo da tempo di ricevere una risposta operativa definitiva”.

L’attraversamento sul torrente Cesto è un’opera necessaria per ricongiungere gli argini dell'Arno tra Figline e San Giovanni. Il guado è venuto meno a causa della piena del 2012 mentre, nell’agosto 2015, era già stato realizzato un intervento diretto dal Consorzio di Bonifica e validato dalla Città metropolitana (che all’epoca aveva competenza in materia idraulica, poi passata in carico alla Regione). I lavori del 2015, però, si sono rilevati inadeguati: alcuni massi ciclopici sono stati spostati dall'acqua e l’amministrazione non ha autorizzato il pagamento della ditta che ha effettuato l'opera: 7.500 euro.

“Abbiamo riportato il tema all’attenzione degli enti competenti già a fine aprile in occasione di un incontro con la Regione e il Consorzio – spiega la sindaca -, dichiarando per l’ennesima volta la nostra disponibilità a contribuire anche in termini di finanziamento. Ora, come tutti quei cittadini che chiedono la realizzazione di questa piccola ma significativa opera, attendiamo di ricevere indicazioni per ottenere una soluzione decorosa e definitiva ad un problema che ci portiamo dietro da troppo tempo”.

Intanto, come detto, le associazioni si organizzano, per chiedere a gran voce un nuovo attraversamento. L'appuntamento è sabato 9 luglio, alle ore 9: "I cittadini hanno il diritto di usufruire di un attraversamento dignitoso di quel piccolo torrente e gli amministratori hanno il dovere di gestire il territorio per i cittadini".

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