23, Dicembre, 2024

Gruccia, borracce di alluminio agli operatori del pronto soccorso e della medicina d’urgenza. Il punto su Covid-19

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A donare le borracce è stata la ditta Equalis. Il punto sull’attività del pronto soccorso sulla scia dell’emergenza sanitaria. Afflussi dimezzati

L’emergenza sanitaria Covid-19 oltre all'aspetto negativo ha messo in evidenza, ancora una volta, la grande generosità e solidarietà del Valdarno. Tante le offerte arrivate, tanti gli aiuti offerti, tanta la vicinanza espressa da cittadini e imprese. Adesso la ditta Equalis ha donato 100 borracce in alluminio con il logo Asl Toscana sud est e la frase “Andrà tutto bene”. Le borracce sono destinate agli operatori del Pronto soccorso e dell’unità operativa di medicina urgenza dell’ospedale della Gruccia in Valdarno

“Con queste borracce – ha sottolineato stamani Paolo Detti, Amministratore delegato della Equalis – vogliamo ringraziare tutto il personale sanitario che durante l’emergenza CoViD 19 si è prodigato in ogni azione possibile destinata a tutelare la salute di tutti i cittadini. Non solo di quelli coinvolti dal contagio ma anche di quelli che hanno comunque avuto bisogno di accedere all’ospedale del Valdarno. La scelta del Pronto soccorso è legata alla nostra attività di distributori di macchine e materiali sanitari in modo particolare per critical care e pronto soccorso. Attività che svolgiano in modo particolare in Toscana dal 2009”.

 

La scelta dell’alluminio per le borracce, conferma l’attività di sensibilizzazione sul non uso della plastica negli ambienti di lavoro, compresi quelli dell’azienda sanitaria.

L’incontro di stamani è stato l’occasione per la donazione ma anche per fare il punto sull’approccio al pronto soccorso da parte dei cittadini nella fase due.

“Nel corso della fase uno – ha ricordato Simone Nocentini, Direttore della medicina d’urgenza della Gruccia – abbiamo registrato una drastica riduzione degli accessi al Pronto Soccorso, soprattutto da parte di quei cittadini che in passato spesso lo affollavano con problematiche sanitarie non urgenti o comunque gestibili con percorsi più appropriati attraverso il coinvolgimento della Medicina Generale”.

Un comportamento che Nocentini definisce “virtuoso” e che invita a mantenere anche nella fase due. “E’ necessario non solo per mantenere il distanziamento fisico ma anche per fare in modo che questo servizio venga utilizzato da coloro che sono in condizioni cliniche gravi e di reale emergenza. E questo applicando  le indicazioni della Direzione Asl sulle che descrive tutte le azioni per la fase 2: mantenimento del distanziamento fisico e dell’utilizzo corretto dei dispositivi di protezione; definizione della capienza massima di pazienti che possono essere contemporaneamente presenti all’interno del Pronto Soccorso; sviluppo di percorsi definiti per quei cittadini che si presentano autonomamente  con problematiche non di emergenza – urgenza; miglioramento dei tempi di gestione per quei pazienti che dalla valutazione di Pronto Soccorso trovano indicazione al ricovero ospedaliero”.

 

La progressiva riapertura in sicurezza interessa l’intero ospedale. “Stiamo richiamando le persone che avevano appuntamenti che erano stati ovviamente sospesi nella fase uno dell’emergenza – sottolinea la Direttrice della Gruccia, Barbara  Innocenti – Quindi riprendiamo il contatto con i cittadini garantendo le risposte nei modi migliori e più sicuri.  Sono necessari tempi più lunghi per garantire il distanziamento e per evitare la concentrazione di persone nelle sale d’aspetto. Manteniamo i filtri all’ingresso della struttura ospedaliera anche con nuove tecnologie. E’ un grande sforzo ma registriamo attenzione e comprensione da parte dei cittadini”.
 

 

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