Tre persone hanno voluto ringraziare i genitori di Lorenzo Vanzi per il grande gesto d’amore compiuto con la donazione degli organi. Una giovane ricevente spesso lo viene a trovare
"Sono la mamma di uno dei bambini che ha avuto un dono grande e meraviglioso da voi, genitori di una creatura che è diventata il nostro angelo custode. Quando quel giorno mio figlio ha ricevuto quella chiamata, quella che l’ha fatto rinascere e ha cambiato anche la nostra vita per sempre, l’emozione è stata fortissima. Era paura mista a gioia, una felicità che addolora, un senso di sollievo e terrore insieme. Piangevo e ridevo contemporaneamente. Ho sempre desiderato sapere chi fosse l’angelo di mio figlio, anzi, chi fossero “gli angeli”, sì, voi, una mamma e un papà da ammirare, un esempio di amore puro".
Uno dei tre angeli è Lorenzo Vanzi morto, all'età di dieci anni, il 29 ottobre dell'anno scorso per un tragico incidente stradale in via Chiantigiana a Montevarchi, proprio davanti a casa sua. Nonostante il dolore e la disperazione i genitori del piccolo decisero di donari gli organi. Il suo fu un espianto multiorgano.
Adesso tre delle persone che hanno ricevuto questo importante dono hanno scritto alla famiglia Vanzi per ringraziarla dell'immenso gesto d'amore compiuto. Una ragazza, amante anche lei delle moto come Lorenzo, viene spesso in Valdarno per fargli visita.
Nella lettera, pubblicata da Simone Vanzi sul proprio profilo Facebook per "far conoscere al mondo che da un'immenso dolore è nata speranza", parla la mamma di un bambino nato con una malformazione alle vie urinarie: "Dalla sua nascita fino ad oggi ha subito tantissimi interventi è entrato 8 volte in sala operatoria e ogni volta erano 2 o 3 operazioni insieme, una lotta continua, ha iniziato la dialisi a 10 mesi di vita: tutti i giorni 10 ore di dialisi fino a quando il 29 ottobre 2015 ci chiamano e ci dicono che era arrivato il rene per lui".
"Tante volte avrei voluto contattarvi ma non trovavo mai il coraggio, in verità ho sempre avuto paura di dare fastidio. Chiedo scusa se in qualche modo sono stata invadente ma ogni giorno penso al piccolo Lorenzo e oggi nel giorno del suo onomastico ho deciso di scrivere. Siete persone speciali grazie a voi mio figlio oggi è un bambino sano. Lorenzo vive in lui".
I genitori di Lorenzo ancora non si sentono pronti per incontrare i riceventi che li hanno contattati. Forse lo faranno in seguito. Di sicuro hanno dato il grande esempio di come, anche nel dolore più cocente come quello della perdita di un figlio, si possa ancora dare una speranza agli altri e contribuire a salvare il loro futuro. Un grande gesto d'amore e di generosità.