16, Novembre, 2024

Gli scacchi nelle scuole per contrastare il gioco d’azzardo: mille studenti coinvolti, un progetto virtuoso

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Presentato a Montevarchi il progetto curato dall’Associazione Conkarma in collaborazione con la società sportiva Scacchistica di Livorno e il coordinamento di Libera Valdarno. Cinquanta classi impareranno gli scacchi come sfida con sé stessi e la propria abilità: il contrario dell’azzardo, una sfida con il caso in cui si perde sempre

Giocare agli scacchi per imparare a sfidare sé stessi e gli altri basandosi sulle proprie capacità; e imparare a vincere e perdere, migliorarsi e giocare ancora. Impareranno soprattutto questo, i circa mille studenti del Valdarno che saranno coinvolti, nel corso di quest'anno scolastico, nel progetto “Gioco scaccia gioco. Allenare la mente per sconfiggere il gioco d’azzardo” curato dall’Associazione di promozione sociale Conkarma in collaborazione con la società sportiva Scacchistica di Livorno e il coordinamento di Libera Valdarno.

 

"L'esatto contrario del gioco d'azzardo, che invece non è una sfida con le proprie abilità, ma con il caso – ha commentato Serena Spinelli, presidente dell'Osservatorio regionale sul gioco d'azzardo patologico – purtroppo i dati mostrano che sempre più giovani si avvicinano all'azzardo, quindi proporre un modello positivo, in cui la vittoria si conquista con intelligenza e nel confronto con gli altri, è un modo ideale per contrastare invece l'isolamento che comporta il gioco d'azzardo". 

 

 

A spiegare il funzionamento del progetto è stata Giulia Baldetti, presidente di Conkarma: "Il progetto si svolgerà in circa 50 classi, per la precisione 5° elementari e 1° medie degli istituti Comprensivi di tutto il Valdarno aretino; da dicembre ad aprile i ragazzi avranno l’occasione di imparare il gioco degli scacchi con un corso di dieci ore in classe, con una sfida finale che si svolgerà a Firenze. La prima fase del progetto è iniziata con la formazione di nove operatori, che andranno nelle classi ad insegnare il gioco degli scacchi, e che hanno seguito un corso organizzato da Conkarma con la Federazione Scacchistica Italiana; e anche 60 insegnanti seguiranno un corso curato dalla società scacchistica di Livorno". 

 

 

La presentazione del progetto, venerdì scorso a Montevarchi, moderata da Pierluigi Ermini di Libera Valdarno, è stata anche l'occasione per un importante approfondimento sul tema dell'azzardo e delle ludopatie. L'aspetto più 'umano' del fenomeno è stato analizzato da Don Armando Zappolini, portavoce della campagna nazionale "Mettiamoci in gioco": "Cadono nella patologia coloro che vengono da condizioni economiche più a rischio povertà, ma non sono esclusi neanche coloro che hanno un buon tenore di vita. Si tratta di saper gestire le emozioni, e per questo proporre un modello positivo di gioco come quello degli scacchi è molto importante". E sull'azzardo: "Per troppo tempo è stato colpevolmente sottovalutato come fenomeno, e questo a causa dell'enorme giro di affari che rappresenta". 

 

 

Alla connessione fra criminalità e gioco d'azzardo è dedicata la riflessione di Filippo Torrigiani, consulente della Commissione parlamentare antimafia. "Nessuno è immune a questa questione, le mafie hanno bisogno di tenere profilo basso e fare affari. L'azzardo, non solo quello illecito ma anche quello lecito, diventa un canale privilegiato per il riciclaggio di enormi quantità di denaro sporco, specialmente quello che è frutto di traffico di cocaina e stupefacenti. Per questo da tempo chiediamo che sia tutto tracciabile, nel gioco d'azzardo. E non si parla solo di slot: pensate quanto sia complesso ad esempio tracciare i flussi legati all'azzardo online". 

 

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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