Proseguono i lavori a Vallombrosa per la rimozione degli alberi abbattuti dal vento a marzo 2015. Indetta un’asta per la vendita di sette lotti boschivi: circa 28mila metri cubi di legname, più della metà di quello rimasto a terra. Nei mesi scorsi anche l’Università di Firenze aveva studiato la situazione della Foresta e metodologie per la conservazione del legno. Obiettivi: ripulire il bosco e salvaguardare il valore anche economico del legname
Nuova asta per il legname di Vallombrosa. Come già avvenuto nei mesi scorsi, altri lotti di alberi sradicati e danneggiati dal vento finiscono in vendita. Si tratta sicuramente di un passaggio burocratico molto importante: da una parte l’asta permette di liberare grandi porzioni di bosco e, dall’altra, di non dilapidare il valore economico degli alberi abbattuti dal vento.
Si parla di volumi complessivi impressionanti, che già nei mesi scorsi – hanno spiegato i responsabili della Forestale – hanno saturato il mercato. A terra, per il vento – secondo le stime – sono rimasti più di 45mila metri cubi di legno, soprattutto abete bianco. Oltre 250 di ettari di bosco sono stati letteralmente cancellati dal vento di marzo 2015, quasi un anno fa. Con questa asta finiranno in vendita circa 28mila metri cubi di legname, ma una misurazione precisa sarà effettuata al momento in cui il legno verrà preso in carico dai vincitori dell’asta.
Il Corpo Forestale dello Stato ha pubblicato in questi giorni il bando per la “vendita a misura al miglior offerente di 7 lotti di alberi di alto fusto sradicati, danneggiati o rotti a seguito degli eventi calamitosi del 5 marzo 2015 e in parte minore dell’autunno/inverno 2013 (principalmente crolli da venti di burrasca) nella riserva naturale statale biogenetica di Vallombrosa”.
L’asta avrà luogo “nei locali dell’ufficio territoriale e potranno partecipare esclusivamente ditte o società aventi ad oggetto sociale attività concernenti la filiera del legno regolarmente iscritte alla CCIIAA. I concorrenti potranno presentare offerte anche per un numero di lotti inferiori”. L’incanto è fissato per il 5 aprile alle ore 10. Chi vincerà dovrà occuparsi del ritiro e del trasporto del legname.
Nei mesi scorsi la facoltà di Agraria in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato ha effettuato studi sulla situazione della foresta di Vallombrosa, a seguito degli eventi calamitosi di marzo 2015.
Alcuni studi hanno riguardato proprio il legno e le sua qualità: “I pezzi migliori, scelti in base a precise caratteristiche (lunghezza, circonferenza, qualità del legno, assenza di nodi) sono destinati ad impieghi nell’edilizia, il resto finirà a cippato. Il legno, però, è così tanto che in questo momento ha saturato il mercato nazionale. Dobbiamo quindi cercare un modo per conservarlo nei prossimi mesi senza che si deteriori, svalutandosi”, spiegavano gli studenti e il Corpo Forestale dello Stato.
Gli studi hanno così riguardato anche le metodologie per evitare di far marcire il legno a terra. Un lavoro che darà i suoi frutti nei prossimi mesi.