17, Novembre, 2024

Giuseppe Patota incontra le classi quinte dell’I.S.I.S Valdarno

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All’Istituto professionale G.Marconi il professor Patota ha parlato di numeri e lettere e del rapporto che ci può essere tra questi, alle classi quinte dell’ I.S.I.S. Valdarno

"Lettere e numeri possono andare d'accordo?" è il tema dell'incontro che si è svolto all'IP Marconi di San Giovanni tra Il professore Giuseppe Patota, accademico italiano e professore ordinario di storia della lingua italiana presso l'Università di Siena, e le classi quinte dell'I.S.I.S Valdarno. 

"Credo che non esista una cultura di serie A e una cultura di serie B, per questo, io che comunque mi occupo di lettere, quando mi accorgo di non conoscere una legge fondamentale della matematica mi vergogno e mi sento ignorante". Questa l'introduzione del professore per iniziare a parlare "dell'erronea divisione della cultura in sapere umanistico e il sapere matematico". 

"Petrarca gioca col sistema binario nel Canzoniere", ha affermato il professore che ha poi cercato di dare agli studenti prove su questo tipo di rapporto. La divisione matematica del canzoniere, Lucrezio, autore latino, che comunque cerca di spiegare la scoperta dell'atomo "ma anche i casi in cui gli scienziati fanno fede alle lettere non mancano". Il caso riportato è quello dell'acronimo  V.I.T.A dato dall'agenzia spaziale italiana per una missione e che indica oltre a "Vitality Innovation Technology Ability"  anche la parola "vita": "abbiamo scelto questo acronimo perchè vita è una parola italiana ricca di significati ed è conosciuta anche all'estero".  

Organizzato anche in occasione dell'orientamento verso il futuro lavoro o studio degli studenti delle classi quinte l'incontro, curato dal professore Andrea Cantini, ha contribuito a dare una visione più ampia di ciò che comunemente si pensa quando si parla di discipline umanistiche. Con un percorso che ha toccato Lucrezio, Petrarca, Leopardi fino ad arrivare a Steve Jobs, lo storico della lingua ha invitatio gli studenti ad osservare sempre tutto con sguardo attento e loro di tutta risposta hanno subito reagito con interesse e domande. 

 

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