Il sindaco di Figline Incisa replica a una lettera inviata da alcuni appartenenti al partito democratico nella quale si fanno illazioni sulla decisione di costituirsi parte civile nel procedimento per i danni causati dall’esondazione del Ponterosso nel 2013
"Parole inaccettabili e irricevibili. Intervenga il Pd provinciale e regionale". Il sindaco di Figline Incisa, Giulia Mugnai, rimanda al mittente le accuse di essersi costituita parte civile, come amministrazione comunale, nel processo sull'alluvione del 2013, soltanto per risentimento.
L'udienza preliminare del procedimento si è tenuta lo scorso 23 febbraio: otto le persone rinviate a giudizio tra i quali anche l'ex sindaco Riccardo Nocentini. Il giorno dopo Giulia Mugnai spiegò che costituirsi parte civile per il Comune era stato "l'unico modo per tutelare l'interesse pubblico".
Adesso alcune persone appartenenti al partito democratico, tra i quali anche il segretario dell'unione comunale Gianni Contri, e due attuali consiglieri della maggioranza, Massimiliano Morandini e Sandro Sarri hanno scritto alla segreteria nazionale e regionale del Pd per rimarcare quanto, secondo loro, la decisione della costituzione di parte civile sia dettata da motivi legati al risentimento e non alla politica.
Il sindaco Giulia Mugnai, nel corso di una conferenza stampa replica: "La costituzione di parte civile è stata dettata dalla necessità di tutelare il pubblico interesse. Ho subito espresso solidarietà all'ex sindaco, certa che tutto si risolverà nel migliore dei modi, ma anche ai cittadini che hanno subìto ingenti danni. Non c'entrano i rancori personali ma il bene dei cittadini".
"Sono un sindaco del Pd e quindi non posso accettare le parole di chi ipotizza che un rappresentante del partito, un sindaco, possa agire per risentimento verso qualcuno. Sono affermazioni inaccettabili. Dunque è arrivato il momento di trovare una soluzione politica. Per questo chiedo che intervenga il Pd provinciale e regionale".
"La costituzione di parte civile ci permette di stare al fianco dei cittadini che hanno subìto danni. Se dovessero essere riconosciuti i danni o le responsabilità in alcuni dei soggetti presenti nel processo noi dobbiamo essere presenti per avere risarciti i danni. Un atto dovuto per tutelare in maniera piena l'interesse della nostra comunità. Sgombro il campo da qualsiasi elucubrazione che possa vedere questo come un atto di risentimento verso qualcuno. È un atto dovuto con il quale stiamo accanto ai cittadini".
"Ci sono alcuni iscritti al partito democratico che ritengono che l'azione amministrativa non sia stata portata avanto solo per interesse pubblico ma privato: da parte nostra è inaccettabile. Non si può pensare che il Pd sia un luogo di caste o di guerre tra bande. Noi riteniamo invece che sia un luogo di legalità e trasparenza e quindi credo sia opportuno che proprio il Pd a livello regionale e locale intervenga per condannare certi comportamenti e chiarire che l'azione degli amministratori è volta solo e soltanto nell'interesse generale. Gli interessi di filiera devono essere messi da parte quando si tratta di quello pubblico che deve andare sopra ogni altra cosa. Chiedo un intervento del partito con la certezza che saprà ricolvere la vicenda in una sede politica".