23, Dicembre, 2024

Giulia Efisi con una personale a Siena: gli scatti della fotografa valdarnese esposti fino a giugno

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Dal 12 maggio al 3 giugno, negli spazi della Galleria PH Neutro, a Siena, sono esposte 28 opere scelte tra i lavori più rappresentativi della fotografa valdarnese Giulia Efisi.

È stata inaugurata sabato 12 maggio, negli spazi della Galleria P​h Neutro di Siena, la mostra personale della fotografa valdarnese Giulia Efisi: esposte fino al prossimo 3 giugno 28 opere, scelte​ ​tra i lavori più rappresentativi della fotografa, con cui si ripercorre la ricerca artistica e intellettuale compiuta ​dall'artista, ​dagli esordi fino ai progetti più recenti. ​Tra i lavori esposti figurano alcuni scatti selezionati dai progetti “Luoghi alterati” (2013), “Erano Loro” (2014), “Il mio nome è Giulia” (2015), “Simbolo” (2015 – 2018, il progetto che nel tempo si arricchisce di nuove immagini), Metafisica”(2017),“Circe”(2017). 

C​onosciuta d​agli addetti ai lavori nell’ambito della Fotografia d’Autore, soprattutto per i ritratti, ​la Efisi ​è apprezzata da appassionati e collezionisti, ed ha già esposto a Milano, Roma, Venezia, Berlino.​ ​La Galleria P​h Neutro di Siena è una delle migliori gallerie di fotografia attive in Italia, punto di riferimento e centro specializzato per la fotografia d'autore, ospita i lavori di artisti di fama internazionale​, ​da Robert Capa a Thomas Struth, da Robert Mapplethorpe a Elliot Erwitt, da Damien Hirst a Sebastião Salgado​.​

Il non-colore, il bianco e nero, il tratto minimalista ed evanescente sono cifre stilistiche di Giulia Efisi: “Quel preciso bianco e nero che toglie ogni rotondità, ogni possibilità di sfumatura, rende ancora più forte il pensiero che intendo trasmettere con le mie immagini. Mi appartiene in modo profondo, riflette anche ciò che io sono oggi. Il superfluo non mi è mai piaciuto, la linearità del pensiero mi appartiene per natura e, secondo la mia modalità espressiva, niente è più appropriato di un bianco e nero così esibito, anche se per certi aspetti può risultare fin troppo labile”.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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