Il sindaco di Montevarchi lo ha annunciato con una comunicazione in Consiglio comunale: i sindaci del Valdarno aretino hanno trovato l’accordo con cui chiedere di riportare il Giudice di Pace. “Ringrazio i miei colleghi per questo risultato”. Costerà circa 100mila euro all’anno, suddivisi fra i vari comuni
Raggiunto finalmente l'accordo fra i sindaci del Valdarno: contribuiranno tutti in quota parte per riaprire l'ufficio a Montevarchi, e riportare così un servizio di giustizia di prossimità ai cittadini. Lo ha annunciato il sindaco di Montevarchi, Francesco Maria Grasso, durante la seduta di Consiglio comunale.
"Tutelare i cittadini, veri beneficiari di questo servizio, è stato l'unico obiettivo delle amministrazioni comunali del Valdarno: pur criticando fortemente la decisione del Governo di tagliare su settori come la giustizia di prossimità, facendo ricadere spese e responsabilità sui comuni, io e i miei colleghi sindaci abbiamo concordato sulla necessità di riportare il Giudice di Pace in Valdarno. E di questo ringrazio tutti i primi cittadini", ha detto Grasso.
I sindaci del Valdarno, ciascuno per la propria parte, dovranno farsi carico in tutto di una spesa annua di circa 100mila euro, per personale amministrativo (gli stipendi del giudice sono invece pagati dal Ministero di giustizia) e spese di manutenzione, consumi e così via. La sede sarà fornita dal comune di Montevarchi, con tutta probabilità all'interno dell'ex tribunale.