24, Aprile, 2024

Furto al calzaturificio Valentino, la Polstrada recupera il bottino: scarpe per un valore di 320mila euro

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I ladri, per non finire nella rete dei controlli della Polizia Stradale, avevano abbandonato il Ducato bianco con la merce al casello dell’A1 di Impruneta. Si tratta di scarpe per un valore sul mercato stimato in circa 320mila euro

Sono già state recuperate le scarpe firmate Valentino che erano state rubate sabato notte in un assalto lampo al calzaturificio di Levane. Merce che, secondo una stima, avrebbe avuto un valore sul mercato di 320mila euro: un colpo che dunque avrebbe fruttato più di quanto era stato stimato inizialmente. 

Ma i ladri, che erano stati messi in fuga dall'intervento di guardie giurate e carabinieri prima di terminare il furto, non sono riusciti a portare a casa nemmeno questo bottino: hanno dovuto abbandonare tutto e scappare a piedi per non essere fermati dalla Polizia stradale, che dopo l'allarme aveva diramato le ricerche a tutte le pattuglie presenti nel reticolo di controllo sull'A1. 

Gli agenti della Sottosezione di Firenze-Nord, che avevano concentrato le ricerche sul tratto fiorentino dell’Autosole, hanno notato un furgone Ducato fermo vicino al casello di Impruneta. Aveva le quattro frecce accese e a bordo non c'era nessuno. Il numero di targa era simile a quello visibile dalle immagini, sfocate, riprese con il sistema di sorveglianza dello stabilimento di Valentino.

Il furgone, si è poi appurato, era lo stesso adoperato, sabato notte, come ariete per sfondare la porta del magazzino e impossessarsi della merce. Ai poliziotti è bastato aprire il portellone del furgone e scovare le scatole rosse con le scarpe, per avere conferma che avevano fatto centro.

La refurtiva, su disposizioni della Procura della Repubblica di Firenze, è stata riconsegnata oggi al proprietario, che si è recato con un altro furgone presso il Comando della Polizia Stradale di Firenze-Nord. Gli agenti, supportati dalla Polizia Scientifica, hanno analizzato tutta la refurtiva e il furgone per cercare elementi utili a individuare i banditi. 

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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