Operazione della Polstrada che ha fermato un’auto sospetta sull’Autostrada, nel tratto sangiovannese. A bordo due uomini, 51 e 60 anni, romani, con tre valigie piene di attrezzi per scassinare: per gli agenti erano “pendolari del furto con scasso”. Denunciati
Sono stati denunciati a piede libero con l'accusa di possesso ingiustificato di strumenti da effrazione: sono due italiani, 51 e 60 anni, originari di Roma, beccati dalla Polstrada di Arezzo in A1, all'altezza di San Giovanni, con un kit completo di tutti gli attrezzi necessari per scassinare e rubare, in particolare a bordo dei tir.
Si tratta di un ulteriore sviluppo dell'operazione di contrasto ai furti in aree di sosta e autogrill, che venerdì scorso aveva già portato in carcere sei persone: colti con le mani nel sacco, dopo aver rubato a bordo di tir posteggiati nell'area di servizio di Incisa. I controlli in corso in Autostrada fanno parte di una strategia operativa, attuata in Toscana dalla Polstrada, su input del Servizio Polizia Stradale della Polizia di Stato.
Alla vista della pattuglia, l'auto con a bordo i due aveva notevolmente rallentato. Tanto da far venire un dubbio agli agenti, che hanno fermato i due e controllato l'auto, una Fiat 500: dal bagagliaio sono così spuntate tre valigette, con taglierini, chiavi inglesi e a brugola, una mola, un mazzuolo, una tronchese, guanti e copricapo vari, nonché un binocolo e un Jammer a 5 canali, completo di accessori, utile a disturbare le comunicazioni via etere e a neutralizzare i sistemi satellitari.
Per la Polstrada era il kit dello scassinatore, e alle domande di chiarimenti i due si sono giustificati spiegando che stavano raggiungendo dei parenti, a Pavia, per dei lavori in casa. Gli agenti non hanno creduto alla loro versione, e hanno sequestrato le tre valigie e denunciato i due uomini.
