A scrivere ai sindaci di Figline Incisa e Greve in Chianti sono i presidenti delle sezioni Anpi di Figline Incisa, Rignano Reggello, Bagno a Ripoli, Ponte Ema, Gavinana
Non si placa la vicenda del raduno dei fuoristrada che domenica 15 dicembre hanno percorso il "Sentiero della Memoria Monti Scalari Pian d’Albero", i cui lavori di ripristino ad opera di volontari, del Cai, Gaib, Vab, Prociv, erano terminati il sabato precedente: l'Anpi delle sezioni di Figline Incisa, Rignano Reggello, Bagno a Ripoli, Ponte Ema, Gavinana hanno scritto ai sindaci di Figline Incisa, Giulia Mugnai, e di Greve in Chianti chiedendo controlli e l'entità dei danni causati.
"Il giorno 25 marzo è stato sottoscritto formalmente un apposito Protocollo d’Intesa fra i Comuni di Figline e Incisa Valdarno, Greve in Chianti e le sezioni ANPI finalizzato alla realizzazione del Progetto denominato “Sentiero della Memoria attraverso i Monti Scalari e Pian d’Albero”: con il contributo economico dei due Comuni e il lavoro volontario delle locali Sezioni del Gaib, Vab e Prociv e la collaborazione del CAI. E’ stato debitamente informato del progetto il locale Comando Carabinieri per la tutela Forestale. Tale sentiero rappresenta il primo caso di Sentiero della Memoria riportato appositamente dalla cartografia CAI".
"Dopo alcune giornate di intenso lavoro, con la presenza di alcune decine di volontari, è stata realizzata la parte sentieristica del progetto che si è conclusa lo scorso sabato 14 dicembre. Il 15 dicembre si è tenuto un raduno di fuoristrada organizzato dal Club Road Runner 4×4-Velletri in collaborazione con il Club Valdisieve OffRoad. Tale iniziativa, che ha preso avvio dallo stadio comunale di Rignano sull’Arno alla presenza del Sindaco, ha visto la partecipazione di numerosi mezzi fuoristrada che hanno percorso alcuni sentieri boschivi dei Monti Scalari transitando anche nell’area del Casolare Cavicchi di Pian d’Albero, riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali quale bene di particolare rilevanza storica per l’evento tragico del 20 giungo 1944".
E poi i danni: "Il passaggio della carovana dei mezzi ha pesantemente deteriorato la condizione dei sentieri, com’è stato rilevato tempestivamente da Fabio Modi, uno degli autori del progetto nonché addetto alla manutenzione dei percorsi CAI dei Monti Scalari. Intendiamo sottolineare con forza che la realizzazione del progetto rappresenta un bene comune per il suo valore nei confronti della cittadinanza e della Memoria".
"Facciamo quindi appello a tutti per la tutela di tale bene e particolarmente ai Comuni interessati perché esercitino al massimo grado ogni azione atta a salvaguardarlo a partire sull’effettivo controllo delle iniziative e attività e delle conseguenti ricadute sul territorio. Nella fattispecie si richiede alle autorità competenti di verificare l’effettiva entità dei danni".