24, Dicembre, 2024

Funghi non commestibili, padre e figlio intossicati alla Gruccia. La Asl: “Fateli sempre controllare”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Pensavano fossero i comuni ‘gallinacci’, invece i micologi hanno riconosciuto l’Omphalotus olearius, una specie non commestibile. Padre e figlio domenica sono finiti all’ospedale, ma stanno bene

Sono finiti al pronto soccorso per una intossicazione da funghi: pensavano fossero gallinacci, invece si trattava di un specie non commestibile. È successo domenica, dopo un pranzo in famiglia: padre e figlio si sono recati al Pronto soccorso della Gruccia lamentando alcuni disturbi. 

I due avevano raccolto alcuni funghi scambiandoli per il comune “gallinaccio”, ma non era così: l’ispettorato micologico della Asl è tempestivamente intervenuto all’ospedale del Valdarno per accertare quale tipo di fungo fosse stato assunto e definirne la sua tossicità. Una analisi possibile grazie anche ai funghi che i due uomini avevano portato con sé per mostrarli ai sanitari. Elemento essenziale anche per dare corrette indicazioni ai medici che prendono in cura le persone intossicate.

Il micologo ha potuto così accertare che i funghi ingeriti non erano Cantharellus cibarius (gallinaccio), come avevano creduto le persone intossicate, ma appartenevano alla specie "Omphalotus olearius, fungo tossico che provoca violenta sindrome gastrointestinale. Padre e figlio, dopo le cure del caso, sono rimasti in osservazione all’ospedale la Gruccia fino a tarda sera, e ora stanno bene. 

Ma ritorna l'allarme, e l'appello dell'Azienda sanitaria. Con l’avvio della stagione fungina, l'Ispettorato Micologico del Dipartimento della Prevenzione invita la popolazione a sottoporre a controllo micologico, prima del consumo, i funghi raccolti. Per questo ci sono in tutte le zone della provincia sportelli a cui si accede gratuitamente: in Valdarno, , lo sportello si trova all'Ospedale della Gruccia, (tel 055 9106381), ed è aperto ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 12,30 alle 13,30. Al di fuori di questi orari, in caso di necessità, è possibile prendere appuntamento telefonico con i micologi i quali, compatibilmente con le esigenze di servizio, potranno effettuare la consulenza micologica gratuita richiesta.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati