L’autrice è Simona Mannini, psicologa e psicoterapeuta. Il libro è stato presentato all’Auditorium di Montevarchi. Al centro della storia quattro pazienti, quattro personalità completamente differenti che affrontano problemi di vita più o meno grandi
"Spero che questo scritto possa servire a chi si trova smarrito, impaurito, deluso, a chi ha perso la strada, a chi si è capovolta la vita da un giorno all’altro". Con queste parole Simona Mannini, psicologa e psicoterapeuta di Montevarchi, descrive il suo libro "Fra la gravità e il cielo". Gli utili ricavati dalle vendite verranno devoluti in favore dell'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. L'opera è stata presentata all'Auditorium montevarchino alla presenza anche del vicesindaco Elisa Bertini.
"Questo scritto non ha la presunzione di essere un manuale scientifico, non vengono affrontati disturbi nello specifico ma vengono romanzati in forma di racconto casi clinici. Perché le persone che incontro nel mio lavoro raccontano storie di vita e dalle storie si scorgono le personalità e la potenza delle persone – spiega Simona Mannini – Spero che questo scritto possa servire a chi si trova smarrito, impaurito, deluso, a chi ha perso la strada, a chi si è capovolta la vita da un giorno all’altro. Spero che attraverso semplici parole si colga non un insegnamento ma una certezza: ci si può reinterpretare mille volte, non illudendosi ma vivendo attaccati in una dimensione presente dove ognuno ha la responsabilità ma anche la meravigliosa possibilità di vivere".
La storia ruota intorno a quattro personaggi con personalità diverse, dolori diversi, paure diverse nell’affrontare il giorno e la notte ma unite dallo stesso destino: il gioco della vita.
"Caterina, una bellissima ragazza affetta da un’ossessione d’amore, una sorta di dipendenza affettiva. Vive aggrappata all’amore di uomo, Marco, che ha idealizzato e che non ha mai realmente vissuto a cui attribuisce un’importanza tale per cui è disposta ad annullare il proprio sé e i propri bisogni. Marco, un uomo con una personalità narcisistica. Si sente soddisfatto della vita che fa e trova appagamento dall’ammirazione degli altri. Teresa, una donna pratica, silenziosa. Ha imparato a mostrarsi sempre sorridente verso gli altri, ma anche lei cela delle preoccupazioni che accompagnano la vita: ha il mutuo da pagare, si deve sposare, non ha fatto la carriera che sperava. E poi c’è lui, Luca, che deve affrontare una dura battaglia. Un brutto incidente in moto l’ha reso impotente di fronte alla vita, costretto a stare in una carrozzina".
L'autrice ancora spiega: "Questo libro è un inno alla vita, ad una vita fatta spesso di spiacevoli situazioni, ad una vita che a volte ci mette di fronte alla sofferenza e ci fa superare delle prove importanti. Ma tutti siamo così follemente attaccati a questa illusione della felicità che ci aggrappiamo disperatamente ai nostri sogni. Il tempo passa, i sogni spesso non si avverano e noi rimaniamo ancora più delusi, ancora più soli".
"Esiste una via d’uscita, forse l’unica, forse il vero spiraglio di luce: vivere con le cose che ci stanno accadendo, con le persone che abbiamo incontrato durante il cammino, con i gesti, le parole, gli sguardi di chi c’era durante la salita. La consapevolezza della realtà è il primo passo di cura ed è la base per poter essere responsabili di sé, del proprio equilibrio e delle proprie scelte".
Gli utili ricavati dalla vendita del libro verrò devoluto in favore del Meyer di Firenze.