24, Novembre, 2024

Fimer, il sindaco Chienni: “C’è rabbia e sconcerto ma continuiamo a seguire la vicenda con determinazione”

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Visibilmente arrabbiato il sindaco di Terranuova Sergio Chienni esprime, ancora una volta, una grande determinazione nel perseguire lo scopo della continuità dello stabilimento Fimer e della tutela dei lavoratori, dell’indotto e dei creditori.

“C’è rabbia e sconcerto perchè non più tardi di ieri ci venivano dette altre cose dal Consiglio di Amministrazione, ci veniva detto che un accordo era prossimo rispetto a Greybull/McLaren, ci veniva detto che erano molto confidenti e invece stamani la sorpresa ignobile della richiesta di ritiro del concordato e della rinuncia all’offerta di McLaren. Le contraddizioni che si sono assommate in questa vicenda io non le ho vissute da nessun’altra parte. Noi continuiamo con grande determinazione a seguirla. Le persone hanno una dignità incredibile. Purtroppo sembra che questa procedura tuteli i forti rispetto ai deboli perchè in questa procedura la parte forte come dignità sono i lavoratori ma sono anche quelli più esposti alle conseguenze di ciò che sta accadendo. L’ho visto nei volti stamani davanti al Tribunale, ho visto preoccupazione, lacrime, rabbia. Per questo oggi ancora una volta l’Amministrazione comunale di Terranuova insieme alle Amministrazioni comunali del Valdarno è presente, insieme devo dire anche a tanti cittadini ed ex dipendenti di questa azienda che hanno voluto testimoniare la loro solidarietà”.

“Stamani davanti al Tribunale il manager della McLaren ha detto che ‘ci troviamo di fronte a un atto irresponsabile ed immorale’. Sono affermazioni forti che sono fatte in un momento molto delicato. Noi in cima ai nostri pensieri dobbiamo avere solo due unici soggetti: i lavoratori e le aziende dell’indotto e i creditori che sono la parte debole di questa vicenda ma sono loro che stanno dimostrando e testimoniando una grandissima dignità e forza”.

Presente all’assemblea anche Valerio Fabiani, consigliere per il lavoro e le crisi aziendali del Presidente della Regione che ha annunciato la volontà di rivolgersi al Ministero.

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