Sulla sottile ma sostanziale distinzione fra ‘subentro’ e ‘surroga’ si è aperto e poi subito chiuso il Consiglio comunale di Figline e Incisa in programma oggi. Si sarebbero dovute infatti votare le surroghe dei tre consiglieri diventati assessori, cioè Ciucchi, Farini ed Ermini; al loro posto dovevano entrare i consiglieri Cencetti, Luchini e Camiciotti. Ma le opposizioni hanno lasciato l’aula e il numero legale è venuto a mancare, proprio perché i nuovi consiglieri non erano ancora ufficialmente insediati e quindi non potevano essere conteggiati.
Il vulnus sta proprio nella definizione di surroga, invece di subentro. Ha preso la parola il capogruppo di Alleanza Civica Silvio Pittori: “Il problema è tecnico. I surroganti non possono essere già seduti come consiglieri. La surrogazione, sulla base del regolamento, è sbagliata: è in conflitto con il Testo unico degli Enti locali. Questo infatti non è un caso di surroga, ma di subentro. Si tratta di una norma completamente diversa, che non è riportata nel nostro regolamento del Consiglio. Il subentro avrebbe permesso ai nuovi consiglieri di sedersi subito in Consiglio; ma la surroga no, non lo permette. Dunque i tre nuovi consiglieri comunali non possono essere ancora conteggiati, perché non sono parte del Consiglio. E quindi se l’opposizione esce dall’aula, non c’è il numero legale sulla proposta di delibera di surroga. Propongo di rinviare ad un nuovo Consiglio e correggere l’atto parlando di subentro”.
Il consigliere comunale del PD Walter Verdi ha dichiarato brevemente: “Investiremo il Prefetto della questione, perché la surroga è un obbligo di legge, l’ostruzionismo dell’opposizione è passibile di sanzioni”.
Ha sottolineato il capogruppo di Fare ora, Enrico Buoncompagni: “Noi politicamente non condividiamo e non vogliamo responsabilità politiche rispetto al percorso che ha portato oggi a questa situazione. Chiaramente stiamo discutendo di surroga o subentro, perché c’è stato un evidente fallimento del progetto ‘Insieme’ che il Sindaco aveva posto all’attenzione dei cittadini. Nel momento in cui ha revocato tutta la giunta, azzerandola, il Sindaco ha certificato il fallimento del progetto politico ‘Insieme’, perché quando una nave affonda il capitano non può essere il primo a salire sulla scialuppa e mettersi in salvo”.
Anche il capogruppo FdI Enrico Venturi ha preso la parola prima di lasciare l’aula: “Sono basito. Oltre al problema tecnico, qui c’è un problema politico. Anzi, il problema tecnico è figlio del problema politico. Se stasera siamo qui a discutere di surroghe e subentri, è perché il sindaco ha completamente sostituito la sua giunta. Questo è il fallimento politico della sua azione di governo, e dei suoi assessori; lei inoltre Sindaco ha fallito anche a nominare assessore chi è stato un responsabile di quel fallimento, la ex capogruppo PD. E come risultato di tutto questo oggi il Consiglio è bloccato”.