13, Novembre, 2024

Festa della Toscana: tre giorni di iniziative a Figline e Incisa. Rileggendo Lambruschini

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Riflessioni su pena di morte, spettacoli ed esibizioni a tema: tre giorni dedicati alla Festa della Toscana. Questa mattina in consiglio comunale, un incontro sul tema della pena di morte. Protagonisti gli studenti delle superiori.

 
Tre giorni per la Festa della Toscana: Figline e Incisa celebra così la ricorrenza annuale, il 30 novembre di ogni anno a partire dal 2000, dell’abolizione della pena di morte grazie alla riforma penale promulgata nel 1786 dal granduca Pietro Leopoldo.
 
La prima delle iniziative promosse dalla Presidenza del Consiglio comunale si è tenuta proprio stamani nella sala consiliare del municipio di Figline, con un incontro sul tema della pena di morte (ore 10,30, ingresso libero). Ad aprire la mattina di riflessioni è stata la presidente del Consiglio comunale Cristina Simoni, che dopo i saluti iniziali ha passato la parola allo storico Fulvio Conti e alla sociologa Angela Perulli. I due docenti dell’Università degli Studi di Firenze hanno poi presentato alcune riflessioni sulla pena di morte, a partire dalla pubblicazione su Raffaello Lambruschini edita dal Comune nella collana “Microstudi”. All’incontro hanno partecipato anche gli studenti degli istituti “Marsilio Ficino” e “Giorgio Vasari” di Figline.
 
Le celebrazioni per la Festa della Toscana proseguiranno poi il 4 dicembre, con un triplo appuntamento al Teatro Garibaldi (piazza Serristori, Figline). Si parte alle 10,30, con le esibizioni dal titolo “Scacco al boia”: una serie di letture sceniche, tratte dai testi di Stefano Massini, a cura degli studenti dell’Istituto superiore “Giorgio Vasari” e dall’Istituto Paritario “Marsilio Ficino”. Il tutto eseguito con accompagnamento musicale e proiezione di immagini, scelte tra documenti e testimonianze che rievocano la riforma Leopoldina.
 
A seguire, si terrà lo spettacolo – liberamente tratto dal libro di Enzo Brogi – dal titolo “Altre direzioni”, a cura dell’associazione culturale “I Folli” (regia di Linda Lucherini e Caterina Meniconi; musiche originali di Simone Baldini Tosi). Si tratta di uno spettacolo che si incentra su tematiche sociali spesso trascurate: dalla ludopatia alla cannabis, dal carcere alla sessualità dei disabili. Quattro problematiche sociali e affettive devastanti che ci si ostina a nascondere, nonostante abbiano a che fare con la sfera dei diritti umani.
 
Se la performance teatrale del pomeriggio si terrà in forma ridotta, nel corso della serata si potrà assistere alla sua replica in versione estesa, a partire dalle 21,30. Inoltre, poco prima dello spettacolo, la presidente del Consiglio comunale Cristina Simoni, la sindaca Giulia Mugnai e il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, consegneranno il Premio Bambagella 2015 ad una persona che si è particolarmente distinta per le proprie attività. Nella stessa serata sarà consegnata una targa anche agli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fiorentini, che quest’anno hanno festeggiato i primi 50 anni dalla loro fondazione.
 
Le iniziative celebrative della Festa della Toscana si concluderanno il 12 dicembre, con una conferenza dal titolo “Quella certa idea di riforma da Pietro Leopoldo alla Costituzione”, in compagnia del prof. Fabio Bertini (storico e coordinatore dei Comitati Toscani per il Risorgimento). L’appuntamento è fissato per le 17 a Casa Petrarca (in piazza Benassai, Incisa). Saranno presenti anche la sindaca di Figline e Incisa Giulia Mugnai, la presidente del Consiglio comunale Cristina Simoni e l’assessore alla Cultura Mattia Chiosi (ingresso libero).
 
“La Festa della Toscana rappresenta non solo un’occasione per richiamare alla memoria la storia della nostra regione – ha commentato l’assessore alla Cultura Chiosi – ma anche per riflettere su tematiche di stringente attualità. Oggi più che mai è importante promuovere la cultura del dialogo e della non violenza, per rispondere in maniera pacifica a quegli attacchi terroristici e a quella follia omicida che sono solo portatori di odio e di divisione sociale”.

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